Io amo Berlino. Berlino che è un work in progress. Non è solo che ci puoi tornare decine di volte e ogni volta la città ti accoglie con un look diverso. E’ che è proprio in fieri, quel look, è un paesaggio urbano che senza soluzione di continuità scivola da monumenti classici, come il Duomo, a vuoti quasi mostruosi. Sono i cantieri, come quello, ambiziosissimo, di ricostruire l’antico castello, una voragine a due passi da Unter den Linden, il viale della Humboldt Universität e dell’Opera, anch’esso segnato da gru, e soprattutto da quelle caratteristiche tubature colorate che servono a drenare l’acqua nei siti in costruzione, di passaggio anch’esse quindi, ma che in una città che è un playground per creative non potevano che confondersi con installazioni post-moderne.
E’ un pensiero che ho dal mio primo incontro con Berlino e che si è rafforzato durante il mio ultimo viaggio in città, poche settimane fa e solo per pochissime ore. Quello che potevo fare quindi era solo attraversarla e regalarmi questo colpo d’occhio di city at work.
E proprio mentre l’attraversavo ho realizzato: che strano, di una città così mutevole e attuale conosco quasi solo esclusivamente libri che ne raccontano il passato. Così leggere libri su Berlino finora per me ha significato fare anche un viaggio nel tempo, e d’altronde ne vale anche la pena considerato che qui si respira davvero la Storia. Vi lascio qualche spunto!
Addio a Berlino, Christopher Isherwood – La Berlino degli expats e alla vigilia della presa nazista
Berlin Alexanderplatz, Alfred Döblin – La Berlino sul finire degli anni ‘20
Il cielo diviso, Christa Wolf – La Berlino appena tagliata dal Muro
Noi, I ragazzi dello zoo di Berlino, Christiane F. – La Berlino Ovest degli anni ‘70
Lettera a Berlino, Ian Mc.Ewan – La Berlino della Guerra Fredda
In fondo al viale del sole, Thomas Brussig – La Berlino Est e dell’Ostalgie
Se invece avete voglia di provare delle guide di Berlino originali, ve ne segnalo due:
Berlino non ha muri, di Michele Monina e frutto del suo Grand Tour de Force d’Europa
Berlino in versione rock, con la guida di Francesca Fabi
ciao Mariangela! sono appena stata a Berlino e, come te, me ne sono innamorata (e sì che finora la Germania in sé e la sua lingua non mi avevano mai appassionata). Al ritorno mi sono fiondata in biblioteca, prendendo a prestito:
– Eroi come noi, di T. Brussig che citi anche tu (lo sto leggendo, bello e sarcastico)
– La spia che venne dal freddo, Le Carré
– Berliner Express, W. Kaminer (russo espatriato a Berlino)
– Il fine settimana, B. Schlink (autore del noto A voce alta, divenuto film come The reader)
– Salam Berlino, Y. Kara (autrice turca)
Che meraviglia prolungare così la propria conoscenza con un luogo 🙂