Mappe da accartocciare e “pins” in 3D, c’era anche il viaggio al Fuorisalone di Milano/1

Come vola il tempo! A Milano abbiamo già archiviato la Design Week ma io ho ancora negli occhi la “sbornia” di design, arte e tesori di città che ha riempito le mie giornate la settimana scorsa. Sì, perchè la Design Week a Milano, ed il Fuorisalone, lungi dall’essere un appuntamento per soli addetti ai lavori, è un’occasione meravigliosa per immergersi in mostre, installazioni, curiosità, scoprendo al tempo stesso chicche ed angoli nascosti di Milano. Magari ne parlerò un’altra volta perchè il suo appeal turistico lo merita davvero. Intanto ve ne regalo qualche scatto! Qui ero in centro, a scoprire il piano nobile dell’antico Palazzo Litta che si svelava forse per la prima volta ai visitatori, in un mix inedito di sfarzo ottocentesco e design ultramoderno. E qui invece ero in tutt’altra Milano, quella lontana dal centro ma che ogni volta sa stupirmi. La Milano di Lambrate, ex quartiere industriale che ha saputo non solo reinventarsi, ma anche fare tesoro della sua storia, raccontarla, e integrandola con la creatività di oggi.

Ed ero proprio lì, nel distretto che è diventato un brand e che durante il Fuorisalone è Ventura Lambrate, quando mi sono imbattuta nelle Crumpled City. Avete presente? Le mappe “soft”, di materiale tecnico, che si accartocciano e si appallottolano (e che magari farebbero la gioia di chi le mappe tradizionali non riesce mai a ripiegarle per bene). Ce ne sono di 44 città nel mondo, e anche in versione junior, colorate, per bambini.
Se siete fanatici di mappe & co, sappiate che la stessa azienda (Palomar), ne ha creata anche un’altra dove il confine tra strumento di viaggio ed oggetto di design/arredo scivola inesorabilmente verso il secondo: si chiama PinWorld, è una mappa “da parete”: il planisfero su un pannello di feltro, ma senza confini: continenti con sfondo nero, metropoli con più di un milione di abitanti. E 15 “pins”, puntine che che sembrano quelle di Google Maps in 3D. Io lo immagino come un gioco per spuntare viaggio dopo viaggio la fetta di mondo “conquistata”!

Ma sapete cosa mi è piaciuto soprattutto? Un diario di viaggio che mappa le città e sulle cui pagine si possono appiccicare dei fogli trasparenti, per prendere appunti, scarabocchiare, disegnare i propri percorsi.
Ve li mostro, eccoli qui!

E voi, cosa amate fare con le mappe e i diari che vi portate in viaggio?

Mariangela Traficante

Benvenuti! Se volete diventare turisti letterari e vi piacciono anche i libri di viaggio, eccomi qui. Sono Mariangela, giornalista e blogger, e abbiamo una passione in comune: viaggiare con un libro in mano, ma non solo! Vi racconto di luoghi di libri e di scrittori. Provo a consigliarvi cosa leggere prima di partire, e a lasciarvi ispirare da un libro di viaggio, da un racconto e, perché no, anche a scrivere il vostro!

One Comment

  1. Adoro quelle dentro le agende Moleskine: ci attacco i foglietti trasparenti e ci scrivo sopra per ricordarmi di posticini difficili da trovare e indicazioni varie. Quanto le amo! A Parigi mi hanno risparmiato un sacco di tempo.

Grazie per aver letto questo articolo! Se vorrai lasciarmi un tuo commento ne sarò felice!

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