Forse non lo sapete, ma in questi mesi la Milano in gran spolvero per Expo 2015, tra eventi e bellezze e nuovi luoghi che si aprono a cittadini e turisti, è anche una capitale della fotografia. C’è un Photofestival che anima la città ogni anno e che quest’anno porta fino a settembre un centinaio di mostre. E poi c’è Expo in Città, con il suo ricchissimo calendario di eventi. Risultato? Una grande bellezza per gli amanti della fotografia.
Impossibile qui raccontare tutto quello che c’è da vedere a Milano in proposito, però una cosa la voglio fare: sono settimane che “prendo appunti”, segno qua e là la mia to do list, le mostre fotografiche che voglio assolutamente vedere perchè raccontano un pezzo di mondo. Allora ho deciso di condividerla con voi: perchè se amate vedere il mondo raccontato attraverso l’obiettivo ecco secondo me sette mostre che vale la pena vedere. Diversissime tra loro, alcune anche gratuite, altre in luoghi che meritano di essere scoperti. Io per ora nella mia lista sono riuscita a spuntarne solo una, ma spero di recuperare in fretta!
“Oman, Harvest beyond landscapes”
Comincio dall’Oman, una mostra che ho visto la settimana scorsa e che vi racconto qui. Cinquanta immagini di grandi fotografi internazionali mostrano le diverse anime del Paese, la sua natura, aspra di rocce e deserto e generosa di oasi, le persone che lo abitano. E viene raccontata in quattro declinazioni: Harvest, dedicata al raccolto in tutte le sue accezioni, dalla pesca ai campi al tripudio di incenso e spezie nei mercati; Landscapes, scenari che si trasformano, dalle distese desertiche ai villaggi dell’entroterra. People, volti di donne, uomini, bambini, ed esperienze di vita, Flow, l’acqua, dagli antichi canali chiamati aflaj fino ai campi irrigati ed alle oasi. Dove? Presso la Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, in via Turati, via Turati 34, ma solo fino al 27 maggio. Ingresso libero. http://www.lapermanente.it/eventi/eventi-in-corso/oman-harvest-beyond-landscapes-inaugurazione-11-maggio-ore-18-30/
Italia Inside Out
Due mostre in una, o meglio in due tempi: Italia Inside Out raccoglie oltre 500 immagini d’autore per raccontare l’Italia. Ma la racconta in due momenti diversi, i “nostri” occhi, o meglio obiettivi, e quelli degli stranieri.
Al momento infatti, e lo sarà fino al 21 giugno prossimo, sono in scena i fotografi italiani. Dal 1 luglio al 27 settembre toccherà ai fotografi dal mondo mostrare la “loro”Italia.
Dove? A Palazzo della Ragione, il nuovo museo dedicato alla fotografia di Milano. Un racconto dell’Italia per immagini che attraversa 60 anni . Qualche nome: Gianni Berengo Gardin a Venezia, Mario Giacomelli nelle Marche, Domingo Milella in Puglia, Mimmo Jodice e
Francesco Jodice in Campania, Pietro Donzelli sul delta del Po, Gabriele Basilico a Roma. Dove? Palazzo della Ragione, Piazza dei Mercanti. Biglietto intero 12 euro (16 euro il ridotto per entrambe le mostre)
http://palazzodellaragionefotografia.it/exhibition/italia-inside-out-inside/#sthash.MwGLs6Ak.dpuf
Rotellando con Milano Da Vedere
Milano è una città accessibile? E cosa vuol dire viaggiare per un disabile? Lo racconta una mostra fotografica che si chiama, non ha caso, Rotellando. Racconta per immagini i viaggi di Fabrizio Marta, blogger di Vanity Fair. Che è affetto da osteogenesi imperfetta ma “ammette” una malattia cronica ancor più seria, la viaggite! La racconta in una ventina di immagini, Venti scatti per raccontare cos’è Rotellando (viaggi, incontri, format multimediali, trovate tutte le informazioni qui) e per mostrare il mondo da una prospettiva diversa, quella di chi ha una disabilità ma anche una grande passione, partire. C’è Milano – la mostra è realizzata infatti in collaborazione con Milano da Vedere – ma c’è anche il Nord Europa della Danimarca, l’anima orientale di Istanbul, e luoghi che magari consideriamo inaccessibili a chi viaggia in carrozzina.
Dove? All’Italian Makers Village, in via Tortona 32, lo spazio che ospita il “Fuori Expo” di Confartigianato. Ma sbrigatevi perchè Rotellando sarà in mostra solo fino al 25 maggio. Ingresso gratuito. http://rotellando.vanityfair.it/
Brassaï. Pour l’amour de Paris
Io un’esposizione con questo titolo l’ho messa subito di diritto nella mia to do list delle mostre da vedere assolutamente a Milano. Avrò tempo – e lo avremo tutti! – fino al 28 giugno prossimo.
Si tratta di una selezione di circa 260 fotografie originali, ideata per il Comune di Parigi da Philippe Ribeyrolles, nipote di Brassaï e gestore dell’omonimo Archivio (Estate Brassaï). E l’amore del titolo è quello del fotografo per la Ville Lumiere, una passione che racconta in cinquant’anni angoli e scorci di Parigi, e le persone che a vario titolo l’hanno attraversata. Nato nel 1899 a Brasso (l’attuale Braºov) in Transilvania, Gyula Halász prende il nome di Brassaï nel 1929. La sua Parigi è fatta di incontri con personaggi come Jacques Prévert, Picasso, ed Henry Miller, di panoramiche dall’alto di Notre Dame, di dettagli nascosti, di fascino notturno e scene di vita quotidiana. Dove? A Palazzo Morando, via Sant’Andrea 6, fino al 28 giugno, biglietto intero 10 euro.
www.civicheraccoltestoriche.mi.it
World Press Photo
L’esposizione delle immagini vincitrici del prestigioso premio di fotogiornalismo è ormai un classico di Milano. Il tour mondiale del World Press Photo (che quest’anno abbraccia circa 100 città, in 45 Paesi) fa infatti tappa ogni anno in quel luogo fiorito e modaiolo che è 10 Corso Como, per la precisione all’interno della Galleria Carla Sozzani. Dal 1955 una giuria di esperti, scelti tra i personaggi più accreditati della fotografia internazionale, si riunisce per valutare le immagini inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotoreporter, quotidiani e riviste.
Dieci i fotografi italiani premiati quest’anno, tra cui Andy Rocchelli (categoria: ritratti, secondo premio), Paolo Verzone (categoria: ritratti, terzo premio) e Massimo Santini (categoria: News, secondo premio). La foto dell’anno 2014 del World Press Photo è uno scatto del danese Mads Nissen: mostra Jon e Alex, una coppia gay, in un momento di intimità a San Pietroburgo (Russia).
Dove? Corso Como 10, ingresso gratuito.
Shining Elements In Hong Kong
Siete curiosi di scoprire come viene interpretato il Made in Italy, quello di lusso, nell’Oriente più glamour? Provateci con questa mostra, che si chiama Shining Elements In Hong Kong ed è organizzata dalla rivista specializzata Circle Luxury magazine. Foto – di Fabrizio Scarpa, in arte Jay Schoen – e cortometraggio – del regista Daniele Scarpa – per immortalare aziende del calibro di Lamborghini e Ferragamo, con l’intento di raccontare un lusso che prova ad essere anche sostenibile nei confronti dell’ambiente. Ci riuscirà? Cornice: Hong Kong.
Dove? Al Museo Fondazione Luciana Matalon, fino al 30 maggio.
http://it.expoincitta.com/Calendario/Appuntamenti/Shining-Elements-In-Hong-Kong.kl
Portraits of Milan, recomposing the imaginary
Quest’ultima mostra che vi segnalo non la trovate propriamente a Milano, ma sarà il welcome che riceverà chi a Milano arrivarà nei prossimi mesi. E’ Portraits of Milan, recomposing the imaginary, di Andrea Rovatti, e la trovate all’aeroporto di Malpensa. E’ realizzata da Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, in collaborazione con il Comune di Milano e SmartFood, il programma dell’Istituto Europeo di Oncologia/Centro Cardiologico Monzino.
Cosa troverete? Sessanta immagini di grande formato che cercano di raccontare Milano attraverso chi la abita, attraverso le sue architetture ed attraverso il cibo. Ne vengono fuori “quadri” quasi surrealistici, o almeno giudicate voi da questo paio di immagini in mostra.
Dove? Al Terminal 1 di Malpensa, fino al 13 settembre http://www.andrearovatti.it/