Una galleria d’arte a cielo aperto.
Sto parlando del centro storico di una delle nostre città? No, anzi, siamo a tutt’altre latitudini di geografia metropolitana. Oggi vi porto infatti in periferia, ad osservare dei muri. Certo, dei muri particolari. Perché sono ricoperti di disegni, anzi di graffiti. Sì esatto, avete presente quelle pareti cittadine a cui passiamo accanto frettolosamente il più delle volte, magari gettando loro giusto un’occhiata distratta? Spesso varrebbe la pena fermarsi un po’, perché potrebbero nascondere delle opere artistiche. Delle opere di street art. Anche questo è un modo di raccontare la città vero?
Io l’avevo imparato l’anno scorso a Berlino visitando un posto eccezionale, Teufelsberg, ovvero una ex stazione radio americana della Guerra Fredda (e l’ho raccontato qui su Viaggiovero.com), ed è stato un piacere ritrovare lo stesso spirito anche a Milano!
Vi avevo raccontato qualche giorno fa delle Passeggiate d’autore vero? Quella di sabato scorso era dedicata proprio a questo: affreschi urbani, un viaggio nella street art. La “galleria”? Il centro sociale Leoncavallo e i dintorni, in via Watteau, un nord di Milano stretto tra i binari della ferrovia, i palazzoni e, poco più in là, il Naviglio della Martesana (con degli splendidi glicini in fiore, anche questa è pura arte!)
La nostra guida era Sofia Corben, blogger di giorno e tassista di notte. E che dall’abitacolo della sua macchina ha un osservatorio privilegiato da cui scoprire un’altra città, quella che si anima quando cala il buio. “La gente della notte fa lavori strani”, cantava Jovanotti, e certamente Sofia di gente della notte ne ha da raccontare. Anzi, lo fa già nel suo blog, Psicotaxi, che è diventato anche un libro. E poi, chissà? Restate in contatto, tornerò a parlare di lei e con lei presto!
Intanto vi regalo un pizzico di ciò che ho visto in questa gallery fotografica dei graffiti del Leoncavallo a Milano.
Volete curiosarci anche voi? Arrivate in via Emilio De marchi, cercate la via privata Giampietro Lucini, fatevi guidare ai graffiti e quando arrivate ad un sottopassaggio che supera i binari, varcatelo. E buona osservazione urbana!
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