Se vi dico viaggi e fumetti cosa vi viene in mente? Beh, a me sicuramente Lucca, è stata proprio l’anno scorso la mia “prima volta” al celebre Lucca Comics, un evento travolgente che mi ha fatto vivere la città in un turbinio colorato ed allegro di personaggi ed appassionati e mi ha fatto conoscere anche autori come Guy Delisle, lui sì davvero legato a doppio filo al reportage di viaggio fatto con tratto di penna e disegni.
Ma naturalmente se penso a viaggi e fumetti c’è anche una Capitale che in Europa ne è regina indiscussa, Bruxelles ovviamente. Da Tintin ai Puffi a Lucky Luke, giusto per citare i più nazional-popolari, le matite belghe sono state prolifiche e hanno conquistato il mondo, Tanto che in città potete scegliere di visitare Bruxelles seguendone le orme, nei percorsi tra murales, al Centro del Fumetto belga, alla libreria Bruesel.
Ma se ci andate questo weekend siete doppiamente fortunati perché dal 5 al 7 settembre potete partecipare alla Festa ed al Festival del Fumetto. Tre giorni di eventi, incontri con gli autori, mostre e divertimenti in giro per la città. E proprio lì è diretto anche il viaggiatore che con grande piacere ospito oggi.
Sapete infatti che non ci sono solo gli scrittori di viaggio ma anche i disegnatori di viaggio? Se vi incuriosisce cercarli, vi presento Daniele Bonomo. Che e’ volato a Bruxelles insieme ad altri blogger in un progetto che si chiama “#5bloggers”: saranno gli inviati dell’Ente del Turismo delle Fiandre al festival del fumetto di Bruxelles, questa la pagina dedicata all’evento sul sito dell’Ente. Li potete intercettare anche sui social seguendo l’hashtag #5blogger.
Daniele, in arte Gud, i suoi viaggi ha iniziato a raccontarli non solo a parole ma anche e soprattutto a tratto di matita. Daniele è autore di storie umoristiche, vignette, strips, racconti brevi e romanzi grafici. E, come racconta lui stesso nel suo sito, dove vi consiglio di fare un giro, “viaggio e disegno da quando ero piccolo, ma non sono mai riuscito a raccontare un mio viaggio a fumetti in maniera decente.Ho provato tanto volte a portarmi uno sketchbook per realizzare un diario a fumetti, ma niente, non sono mai andato oltre le quattro pagine”. Poi qualcosa è cambiato, e ora sui suoi quaderni prendono vita impressioni personali, aneddoti, curiosità o semplice vita vissuta.
Gud ci racconti come ti è venuta l’idea di raccontare i viaggi attraverso i fumetti?
“Ho sempre avuto il desiderio di tenere un diario di viaggio ma, vuoi per la moltitudine di cose che un turista deve fare, vedere e vivere, vuoi per la stanchezza inevitabile a fine giornata, non ci sono mai riuscito. Stesse motivazioni che mi hanno sempre impedito di disegnare durante i miei viaggi.
Fino a un paio di anni fa, quando per lavoro sono stato costretto a trovare una sintesi di disegno che mi permettesse di raccontare in breve tempo le mie giornate. Da lì non mi sono più fermato”.
Usi sempre lo stesso stile oppure quanto ti lasci ispirare dal posto che stai visitando?
“Lo stile di disegno è sempre molto simile, quello che cambia, oltre alle cose che racconto, è il modo in cui le racconto. A volte cerco di trasmettere più il lato emozionale dei luoghi che visito, altre quello che soddisfa la mia curiosità”.
Cosa ti piace di più disegnare, del viaggio, sul tuo taccuino (persone, luoghi, particolari)?
“Mi piace raccontare le mie scoperte, dal luogo pazzesco alla persona appassionata che mi spiega il suo lavoro”.
Durante i tuoi viaggi hai incontrato altri “disegnatori viaggianti”, che siano fumettisti o anche solo semplici appassionati? Che vi siete detti?
“Durante i viaggi spesso incontro artisti con i loro carnet de voyage, molti lavorano con l’acquerello e realizzano splendide opere d’arte sui loro taccuini. Di rado però raccontano con una narrazione vera e propria il loro viaggio. Così mi limito a guardare la loro maestria e cerco di farmi spiegare qualche trucchetto”.
Ci dici come tieni il tuo taccuino d’appunti quando viaggi? Annoti d’impulso, aspetti la sera, vai alla ricerca di dettagli da abbozzare sulla carta?
“Solitamente giro con due taccuini. Uno tascabile nel quale a penna appunto le cose che mi colpiscono durante la giornata. Non tutte diventeranno poi oggetto delle mie tavole, anzi. Il secondo invece è uno sketchbook più grande, formato A4, nel quale, la sera disegno 2 o 3 tavole a riassunto di quello che ho vissuto. Raramente uso foto ma cerco di disegnare ricordando emotivamente i luoghi e le persone”.
Che consiglio daresti a chi vorrebbe come te non “scrivere” ma “disegnare” un libro di viaggio?
“Di iniziare a farlo, anche se si è incerti sullo stile di disegno o sul modello narrativo, quelli arriveranno in un secondo momento”.
La tua prossima meta?
“Il festival del fumetto di Bruxelles”.
Finora Gud ha disegnato Treviso, Dublino, Napoli, la Bretagna ed il Vietnam. Volete leggere i suoi diari di viaggio a fumetti? Lo potete fare in libertà, ma nel più pieno spirito social. Daniele li ha infatti messi a disposizione di tutti sul suo sito, ma ad una condizione: condividerli con chi vogliamo via Twitter, Google+ o Facebook. Io l’ho fatto ed ecco come comincia il viaggio a Dublino: