Ho scoperto questa iniziativa solo adesso che è quasi arrivata al suo giro di boa, ma poco male perché andrà avanti ancora fino a maggio dell’anno prossimo. Avete presente le battute di spirito sui giapponesi che, quando vengono in Europa, visitano 7 Paesi in 7 giorni (roba vecchia in realtà, ormai da clichè: le nuove generazioni si sono raffinate e vanno alla ricerca perfino delle nostre cittadine di provincia…)?
Bene, ampliate il concetto all’ennesima potenza, allungatelo, e invidiate. Perché quella che sta compiendo Michele Monina è una maratona di scrittura in giro per l’Europa: 12 mesi a visitare altrettante città europee, ma anche a scriverne in presa quasi diretta, un libro per città, tutti per Laurana Editore. Stesso schema e stessi standard: 160 pagine a libro, 9,90 il prezzo fisso. Trovate finora Amsterdam, Lisbona, Barcellona, Londra e Atene.
Su e giù per il Vecchio Continente. Da quello affossato dallo spread di Grecia e Portogallo (l’Italia si salva solo perchè la lunga maratona non prevede tappe autoctone) a quell’Europa – la Germania – che è tornata ad avere (per molti ma non per tutti of course) un volto antipatico, dal confine morale e geografico di Istanbul a quel Nord Europa agognato e portato sempre come baluardo di civiltà. Anche nelle piccole cose. A me, per esempio, viene spesso voglia di emigrare in Svezia quando attendo l’imbarco di un volo in aeroporto, specie se si tratta di un low cost poi (lascio a voi indovinare il facile perchè). Ma è (ancora) davvero così?
Chissà se Michele Monina nei suoi girovagare e nei suoi libri sfaterà qualche mito. Di certo, trattandosi praticamente di una sorta di instant book, quella che promette di scaturire dai reportage è un’immagine fresca ed aggiornata delle principali città europee. E sfaccettata, se l’autore terrà fede ad almeno una parte del suo prolifico portfolio letterario: 40 produzioni e oltre, tra narrativa, biografie, collaborazioni musicali, persino Tangenziali, un reportage di Milano vista, appunto, dai suoi intorni, scritto a quattro mani con Gianni Biondillo.
Intanto, un primo assaggio in presa diretta del Grand Tour de Force di Michele lo si può leggere su Ho un libro in testa, il blog letterario di Chicca Gagliardo sulla piattaforma web del femminile Glamour. E’ qui infatti che mi sono imbattuta per la prima volta nell’impresa, ed è qui che potete seguirne le tappe.
Mentre leggete questo post, Michele Monina è arrivato nella meravigliosa Berlino. Quali saranno le prossime fermate? Parigi (dicembre), Vienna (gennaio), Praga (febbraio), Budapest (marzo), Istanbul (aprile) e Stoccolma dove, a maggio, si chiuderà il Grand Tour de Force.
Dodici libri-guide in dodici mesi, raccolti in una collana che si chiama Europe, ma non pronunciatela all’inglese (o quanto meno non solo) ma come la vedete: italiano femminile plurale, perchè in fondo vuole sottolineare che di Europe, nel nostro Continente, ce ne sono decisamente tante. Ma non ditelo agli anti-europeisti.
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