Sulle tracce di Oscar Wilde: i luoghi della sua vita (e un consiglio di lettura)

statua oscar wilde dublino

“Uno dei due deve andare via”.

La leggenda narra che, quasi in punto di morte, Oscar Wilde avesse pronunciato queste parole rivolto alla tappezzeria: si trovava in un hotel parigino, che oggi è un indirizzo blasonato, ma all’epoca era piuttosto malridotto. D’altronde, lo era – suo malgrado – anche il grande scrittore, travolto dallo scandalo e dai due anni di carcere che ne avevano cancellato la fama e il prestigio nell’alta società e nel teatro inglesi. E Infatti Wilde morì in miseria, a Parigi, il 30 novembre del 1900, ricorrenza di cui dunque quest’anno si omaggia il 125simo anniversario, con eventi previsti nella sua natia Irlanda.

Ma, intanto, Parigi appunto.

La camera in cui lasciò questo mondo era la numero 16 dell’allora Hôtel Alsace, al 13 di Rue Des Beaux-Arts, nel cuore di Saint Germain de Près. Oggi l’albergo si è trasformato ed è diventato un piccolo 5 stelle, L’Hotel, che però non si è lasciato scappare l’occasione: la camera oggi si è trasformata in una suite, battezzata “Oscar Wilde” e adornata in stile in suo omaggio.

E appena fuori dal portone d’ingresso dell’hotel potete trovare due targhe: una ricorda Oscar Wilde, l’altra Jorge Luis Borges, che soggiornò qui per rintracciarne l’ispirazione.

Wilde lasciò dunque questo mondo, ma non i cuori dei suoi fan: uno dei luoghi di pellegrinaggio letterario a Parigi più frequentato è infatti la sua tomba, al cimitero Père-Lachaise.

Ma lo scrittore era nato a Dublino, il 16 ottobre del 1854, e in questo 2025 la sua città, e tutta l’Irlanda, gli renderanno omaggio. Ecco dunque dove andare e cosa fare per seguire le tracce di Oscar Wilde in Irlanda e non solo.

Il Trinity College

A Dublino Oscar Wilde era stato studente al Trinity College, che ancora per qualche settimana espone nella celebre Long Room una serie di fotografie personali, cimeli, lettere, cartoline commerciali e programmi teatrali provenienti dalla sua collezione, comprese delle cartoline commerciali illustrate (trade cards) ispirate al celebre “tour estetico” di Wilde in America del 1882. Non è necessario volare fino a Dublino, la collezione si può sfogliare anche online parte della Virtual Trinity Library.

MoLI, il Museum of Literature Ireland

Non può mancare poi l’omaggio del MoLI, il Museum of Literature Ireland, che allestirà dal 7 marzo all’1 ottobre la mostra “De Profundis”, un’esposizione legata alla celebre lettera scritta da Wilde durante la sua prigionia.

A ottobre poi Dublino diventa palcoscenico per la nuova edizione del Festival Oscariana, tra rappresentazioni delle sue opere teatrali, conferenze, musica, proiezioni cinematografiche e tour tematici in luoghi dublinesi legati alla vita di Wilde, offrendo un’immersione completa nel mondo del celebre scrittore.

Merrion Square

E lo sapevate che a Dublino ci sono le “statue parlanti”? Una di loro raffigura proprio Oscar Wilde, rappresentato in una delle sue languide pose: usando lo smartphone è possibile ascoltare Wilde “parlare” attraverso i testi scritti dall’autore irlandese contemporaneo John Banville, interpretati dall’attore Andrew Scott. La Talking Statue è stata collocata a Merrion Square, dove si trova anche la casa della famiglia Wilde, nota come centro culturale nella Dublino vittoriana. Tour guidati della casa sono disponibili ogni sabato, durante i quali è possibile ascoltare l’incredibile storia della famiglia, raccontata da Martin Burns, profondo conoscitore della vita e delle opere di Wilde, nonché direttore creativo della casa-museo. Si può scoprire la storia dell’edificio anche in autonomia, esplorando i suoi quattro piani.

Ulysses Rare Books

Per chi vuol fare turismo letterario a Dublino poi è d’obbligo una tappa da Ulysses Rare Books su Duke Street, un vero e proprio paradiso per gli appassionati di libri rari e non solo, dove si possono ammirare edizioni uniche delle opere più famose di Wilde, tra cui una versione illustrata della sua controversa opera teatrale Salomé, e una rara copia del XIX secolo del suo primo romanzo, Il ritratto di Dorian Gray.

Inoltre, da dandy quale era, Wilde a Dublino amava lo Shelbourne Hotel, raffinato cinque stelle ricco di specchi, velluti e fregi preziosi.

Anche l’Irlanda del Nord renderà omaggio nel 2025 al 125° anniversario della morte di Oscar Wilde, soprattutto a Enniskillen, nella contea di Fermanagh, che ha una forte connessione con la vita dello scrittore. Wilde qui frequentò la Portora Royal School (la stessa dove poi avrebbe studiato anche Samuel Beckett) , dai 10 ai 17 anni (1864-71), e fu proprio guardando fuori dal dormitorio che nacque l’ispirazione per uno dei suoi racconti più famosi, Il Principe Felice. Dalla scuola Wilde poteva infatti scorgere il Cole’s Monument, una statua posta su un’alta torre, che divenne il principe del suo racconto.  E in suo omaggio quest’anno verranno poste lungo il fiume Erne dieci sculture dedicate alla flora e alla fauna della storia del Principe Felice, che vanno ad aggiungersi alle 150 rondini in foglia d’oro che già si possono scorgere tra il secondo e il terzo piano di 80 edifici di Enniskillen, in omaggio alle rondini che partono dall’emisfero settentrionale per svernare in Sudafrica, proprio come la piccola rondine del racconto.

E, parlando dei luoghi di Oscar Wilde, un posto d’onore lo merita Londra, palcoscenico della sua vita da dandy, del suo successo e del suo declino.

Per esempio conoscete il Langham Hotel di Portland place? L’albergo ha un poets’ corner con divani di velluto rosso dove Oscar Wilde si accomodava spesso. Lo fece probabilmente anche la sera del 30 agosto 1889, come ricorda una targa fuori dall’ingresso. Quel giorno, infatti, era a cena con Arhur Conan Doyle, invitati entrambi da Joseph Marshall Stoddart, editore del Lippincott’s Magazine, che aveva una missione: commissionare a ciascun autore un nuovo romanzo. Nacquero così Il segno dei quattro, dalla penna del padre di Sherlock Holmes, e Il ritratto di Dorian Gray, pubblicati entrambi l’anno dopo.

E sono tanti altri i luoghi della Londra dei dandy e dell’alta società frequentati da Oscar Wilde, dai gentlemen’s club, come l’Atheneum di Pall Mall, ma anche il Boodle’s Club, dove avvenne lo scandalo che segnò l’inizio della fine per lo scrittore, quando il marchese di Queensberry irruppe accusandolo di avere una relazione con suo figlio Lord Alfred Douglas, ovvero il suo Bosie. La causa di diffamazione intentata da Wilde gli si ritorse contro, fu accusato di indecenza e spedito nel carcere di Reading per due anni.

Durante gli anni londinesi Oscar Wilde viveva al 34 di Tite Street a Chelsea, andava a pranzo al Cafè Royal di Regent Street, sceglieva a Mayfair i garofani da indossare all’occhiello… E poi ci sono naturalmente i luoghi delle sue opere, in particolare del suo celebre romanzo, in un balzo continuo tra la Londra upper class e quella dei bassifondi, dei teatri di periferia e delle stanze in cui sono l’oppio e l’oblio a far da padroni.

Ai luoghi di Wilde e di Dorian Gray ho dedicato un intero capitolo della guida letteraria che ho scritto per Elleboro Editore, “Londra dicono di lei”, la potete trovare qui

Londra itinerari letterari
Londra dicono di lei

E sempre a proposito di libri, se vi piacciono le suggestioni vittoriane e un po’ faustiane del romanzo, vi consiglio questa bella edizione de L’Ippocampo, “Il ritratto di Dorian Gray” illustrato da Benjamin Lacombe (traduzione Vincenzo Latronico).

il ritratto di dorian gray
Il ritratto di Dorian Gray, L’Ippocampo

All’interno, oltre alle tavole che illustrano i personaggi e i momenti salienti della drammatica vicenda, vengono evidenziati anche i passaggi censurati al momento della pubblicazione sulla rivista Lippincott’s, mentre una vera e propria graphic novel che intervalla le pagine del romanzo illustra le vicende che ne accompagnarono la stesura e la pubblicazione, dalla firma del contratto all’incontro con Bosie al carcere, con testi tratti proprio dal De Profundis, la lunga lettera che Wilde scrisse per il giovane amante dal carcere di Reading.

Mariangela Traficante

Benvenuti! Se volete diventare turisti letterari e vi piacciono anche i libri di viaggio, eccomi qui. Sono Mariangela, giornalista e blogger, e abbiamo una passione in comune: viaggiare con un libro in mano, ma non solo! Vi racconto di luoghi di libri e di scrittori. Provo a consigliarvi cosa leggere prima di partire, e a lasciarvi ispirare da un libro di viaggio, da un racconto e, perché no, anche a scrivere il vostro!

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