Una guida di Milano al femminile, che racconti la città com’è e come la vorremmo?
Potrà presto diventare realtà, e potremo dare tutti una mano a realizzarla. Non solo: potrebbe succedere presto anche in altre città italiane. Intanto, tutto è partito da Bologna. Di cosa si tratta? Vi presento La città delle donne, il progetto di guida digitale e crowdsourced che ha preso il via con il sostegno dell’Agenda Digitale del Comune di Bologna e qualche giorno fa ha fatto tappa a Milano, con un workshop (organizzato in collaborazione con Gli Stati Generali delle Donne, Paco Collaborative Design, TwLetteratura, EmmaBooks, !Donna), ospitato in Expo Gate nell’ambito delle tante iniziative che ci porteranno a Expo 2015 a maggio.
Cuore del progetto è Emanuela Vita e io la ringrazio per avermi invitata, perchè sono tornata a casa arricchita ed entusiasta: raccontare la città da punti di vista inediti e farne emergere le qualità nascoste e meno turistiche? Sì, si può!
Una guida digitale, collaborativa e rigorosamente al femminile. Perchè spesso nelle nostre città ci sono storie di donne che rimangono nascoste. Arte, produzione creativa, iniziativa d’impresa, storie che magari rimangono chiuse dietro una porta oppure sono lì davanti a tutti, ma in cerca di un fil rouge che le unisca e le valorizzi.
Come è accaduto a Bologna, dove Città delle donne (ecco il sito del progetto) ha raccolto e messo in rete le artiste fumettiste, in un itinerario che ha aperto le porte degli atelier delle illustratrici bolognesi e che potete scoprire in questo video.
Il pomeriggio in cui ho conosciuto la Città delle donne è iniziato così, con una sorpresa: avete presente la TwLetteratura? Io ne ho parlato qui, è il progetto che coinvolge Twitter nella riscrittura condivisa di grandi classici della letteratura, a misura – ovviamente – dei 140 caratteri. E il nostro workshop è partito proprio con un esperimento di Twletteratura …dal vivo. Carta e matita al posto di tablet e smartphone, cinque “emozioni” per altrettante riscritture tra cui scegliere, e ovviamente un libro ambientato a Milano (“Il segreto del giardiniere” di Rosa Teruzzi).
E cos’ha a che fare la Twitteratura con la guida di una città direte voi? Molto, vi dico io. Perchè dalla riscrittura di un racconto, facendosi guidare da un’emozione, a quella di una città il passo è breve.
E infatti quello che è venuto dopo è stato proprio questo: che emozione ci suscita Milano? Quale parola assoceremmo alla città? Ecco quello che ci è stato chiesto.
E così via libera: cultura, accessibilità, accoglienza, contraddizione, moda, gioco. Eccole alcune delle parole lanciate in una sorta di brainstorming creativo. E poi sotto, mappa di Milano in mano, a buttare giù qualche idea di percorsi e luoghi al femminile legati ad ognuna di esse. Perchè da qui nascerà la nuova guida digitale di Milano. Ed è incredibile quante idee possano nascere in nemmeno mezz’ora di tempo, quando le persone si mettono insieme con entusiasmo!
Ci siamo salutati con tanta voglia di fare. E io sono davvero contenta di essere salita a bordo. Come sarà la Milano raccontata da Città delle donne? Attendo con ansia la prossima puntata e ve la racconterò!
Ma intanto potete partecipare anche voi, ad esempio lanciando la vostra Milano su Twitter, seguendo l’hashtag #cittàdelledonne.