Se amate viaggiare a piedi, se avete già fatto o pensate di cimentarvi, prima o poi, con quelle sfide naturalistico-spirituali che sono il Cammino di Santiago o la Via Francigena, segnatevi il nome di Terre di Mezzo. Probabilmente li conoscete già per almeno due motivi: l’omonimo street magazine dedicato a temi etici e sociali, e – soprattutto se vivete a Milano – per Fa’ la Cosa Giusta, la fiera del consumo critico e sostenibile che si tiene ogni anno nel capoluogo meneghino (prossima edizione dal 15 al 17 marzo).
Ma la filosofia sostenibile che la anima abbraccia anche i libri e tanti raccontano il mondo dei viaggi. Soprattutto quelli lenti. Via Francigena, Cammino di Santiago, ma anche i sentieri della Sardegna e i percorsi della Resistenza sulle orme dei partigiani. Sottoforma di racconti intimi, oppure reportage di viaggio, oppure veri e propri manuali di comportamento per vivere al meglio queste esperienze così profonde, con cartine, percorsi, altimetrie. C’è anche il resoconto di un’altra mitica rotta, in primis per il commercio però, la Via della Seta.
Se cercate i libri più tecnici, la collana da sfogliare è Percorsi. Ma date un’occhiata anche a Turismo responsabile: servirà a scrollarvi di dosso (e vi garantisco sono in tanti ad averne) preconcetti del tipo viaggiare responsabile vuol dire soffrire (la scomodità, la fatica, ecc, ecc). Qui trovate diverse proposte creative (davvero), da quelle più impegnate come le guide a campi scuola, volontariato ed esperienze simili, ai corsi per passare l’estate a imparare qualcosa (quante volte lo abbiamo detto tutti? Quest’anno in vacanza mi impegno, studio, faccio..), dalla più classica ceramica, fino a suonare le percussioni africane…
C’è poi il viaggio intriso di conoscenza e attenzione al sociale di Periferie. Un esempio su tutti: L’isola lontana dal mare, che racconta un lato oscuro di quella Repubblica Dominicana di solito protagonista solo delle brochure patinate: la zona dei bateyes, villaggi immersi nelle piantagioni di canna da zucchero dove lavorano i tagliatori di origine haitiana. Il libro è scritto da Andrea Semplici, giornalista e fotografo che tra le altre cose ha pubblicato per Terre di Mezzo “Gli anfibi slacciati”, sulle orme di Che Guevara, ma anche un reportage davvero fuori dai percorsi comuni: Dancalia, dove la protagonista è una terra africana ai confini tra Etiopia ed Eritrea, fatta di deserti, di lava e sale.
E a me, che amo viaggiare anche in treno, intriga non poco Fuori dai soliti binari, una raccolta di 30 itinerari insoliti lungo le ferrovie secondarie in Italia. E sono troppo curiosa di sapere se dentro ci trovo anche le vetturine delle Ferrovie Sud-Est, che sfrecciano , per modo di dire, sui binari del Salento, portandoti nei posti che contano, che siano il mare o la Notte della Taranta, al ritmo slow (per chi non è salentino e volesse approfondire, c’è anche l’onirico docu-film Italian Sud-Est). Bello vero?
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