Joyeux anniversaire Tour Eiffel!
Se anche prima ne eravamo all’oscuro, ci avrà pensato la nostra pagina Google a ricordarcelo, con un doodle dedicato che è quello che vedete qui: oggi è il compleanno della Tour Eiffel, che fu inaugurata esattamente 126 anni fa. Era il 1889, l’anno dell’Esposizione Universale di Parigi (ed è curioso pensarci oggi che manca esattamente un mese alla nostra Esposizione, Expo 2015 a Milano, vero?) e la Ville Lumiere si dotava della torre di ferro più famosa del mondo. Ma ve lo immaginate che fino a poco più di cento anni fa il profilo di Parigi (oggi diremmo skyline) era privo del suo “dettaglio” a noi più celebre?
Chissà che curiosità e che emozione essere tra i primi ad ammirarlo da lassù.
E’ uno spettacolo che sono riuscita a godermi solo qualche anno fa, in una ventosissima serata di gennaio, l’aria lassù era gelida ma il cuore caldo al pensiero di trovarmi con la mia amata Ville Lumiere ai piedi.
Ci pensavo oggi, e pensavo anche ad un’altra cosa: volete godervi una giovane Tour Eiffel ed il fermento che animava Parigi in quegli anni? Vi consiglio una lettura gradevole ma attenzione! Prendetela con le pinze se siete veri cultori del noir. O meglio, non concentratevi sull’intreccio spesso ingenuo ma godetevi appieno questo tuffo nelle strade di Parigi della Belle Epoque. Conoscete Claude Izner? Dietro questo nome se ne celano due, quelli di Liliane Korb e di Laurence Lefèvre, due signore bouquiniste parigine che hanno dato vita alle storie di Victor Legris, libraio ed investigatore per caso.
Il primo romanzo, I misteri di Rue des Saints-Péres, è ambientato proprio nell’anno dell’Esposizione Universale di Parigi, nel 1889. Ne sono seguiti altri cinque che raccontano altrettanti anni parigini, che ho letto, e – evviva! – altri due che ho scoperto proprio frugando oggi nella loro bibliografia, e che non vedo l’ora di sfogliare perché, come mi è accaduto con un’altra – celebre – saga parigina, quella la saga dei Malaussene (a proposito, sapete che Daniel Pennac non ha escluso un suo ritorno? Ma questa è un’altra storia...), mi spiace abbandonare dei personaggi seriali quando diventano quasi amici. Se poi con le loro storie mi portano tra le strade e i boulevard di Parigi…