Su due ruote (o anche su tre), a pedali, in bici, persino a dorso d’asino e, ovviamente, anche a piedi: se non siamo noi a viaggiare con i libri, o alla loro scoperta, sono i libri a venire a cercarci, e nei modi più originali! Come? Con le librerie – e biblioteche – mobili e viaggianti. Sapete che ce ne sono tante in giro? A me piace sempre parlarne perché sono spesso storie di “resistenza”. Storie di librai che hanno dovuto abbassare la saracinesca schiacciati dalla crisi e hanno inventato un nuovo modo di diffondere libri, storie di appassionati col desiderio di portare la magia dei libri tra chi ne ha difficile accesso, storie affascinanti! Per esempio molti di noi nelle loro città – per esempio a Milano – sono abituati a incontrare in giro i bibliobus, che portano sulle strade il servizio delle biblioteche. Ma non si tratta di un’invenzione poi così recente. Sapevate che in Turchia esistono dal 1958? Sono nate in Cappadocia, ed erano a dorso di mulo. Oggi si sono ovviamente modernizzate, ma restano un’istituzione importante per diffondere la cultura e aiutare a colmare il divario tra campagna e città nell’accesso al sapere. Ma di libri viaggianti abbiamo ottime storie da raccontare anche qui in Italia, per esempio a Montereggio, che non a caso è chiamato il paese dei librai. Da questo borgo della Lunigiana un tempo gli uomini partivano “armati” di una gerla piena di libri, andavano a Pontremoli, e poi verso la pianura, per vendere al Nord il loro prezioso “carico”. Questa missione si ripeteva ogni bella stagione, per poi concludersi con l’arrivo dei primi freddi. I librai ambulanti arrivavano da Montereggio e dalle vicine Parana, Pozzo, Mulazzo, Busatica, Filattiera, Bratto. E proprio i discendenti di questi primi librai ambulanti hanno dato vita a librerie e case editrici in varie parti d’Italia. Oggi Montereggio porta avanti iniziative e appuntamenti, come la Festa del Libro ad agosto. Ed è nato anche grazie a loro uno dei premi letterari storici d’Italia: il premio Bancarella, che trasse origine dal raduno dei librai pontremolesi nell’estate del 1952 (la prima edizione, nel 1953, la vinse Ernest Hemingway con Il vecchio e il mare, un anno prima del Nobel).
E oggi? Le “storie in movimento” ci sono ancora. Eccone alcune!
Il Bibliomotocarro
È stata una delle prime iniziative che hanno messo le ruote ai libri per portarli dove questi – e le librerie e le biblioteche – non c’erano: il Bibliomotocarro di Antonio La Cava, maestro in pensione che alla fine degli anni Novanta ha cominciato a girare paesini e cittadine della sua Basilicata con l’Apecar diventata una biblioteca itinerante, zeppa di libri per bambini e ragazzi. La sua iniziativa è stata poi d’ispirazione per numerosi altri progetti analoghi.
Librisottocasa
Lo avvisterete a Milano! Il libraio in bicicletta, alias Luca Ambrogio Santini: era proprietario di una storica libreria in largo Mahler quando la crisi lo ha costretto a chiudere, ma lui non si è dato per vinto. Inforcando la bici cargo ha dato vita al suo nuovo progetto: diventare un libraio itinerante. Lo potete incontrare nella zona dei Navigli di Milano, ma non solo. Ormai Librisottocasa è tra i protagonisti di tanti eventi dedicati ai libri e alla lettura
Ottimomassimo
A Roma invece bambini e ragazzi possono andare incontro alle storie nelle scuole, nei parchi, nelle piazze. È quello che fa la libreria Ottimomassimo, che dal 2006 gira per le strade d’Italia presentando e leggendo storie. E da qualche anno è diventata anche libreria stabile: la trovate a Trastevere a Roma in via Luciano Manara 16-17, dove c’è anche un punto di raccolta e selezione di libri usati di qualità per le biblioteche scolastiche.
Borracce di poesia
Non libri ma versi, quelli delle poesie che vogliono raccontare il mondo così come appare dal proprio sellino, e in quartine: lo fa Alessandro Ricci, giornalista, dal 2007, per unire due sue grandi passioni: la bicicletta e la poesia. Che finisce in borraccia, proprio come quelle che non possono mancare mai nel kit di un ciclista. Dove potete incontrare Alessandro e le sue Borracce di poesia? Soprattutto in occasione di eventi, festival e appuntamenti dedicati alla mobilità su due ruote.
Il biblioasino
Lucia Pignatelli porta avanti questo progetto che vuole unire il passo lento, la relazione con la natura e gli animali e naturalmente la lettura. Un progetto di educazione all’aperto, passeggiate, laboratori di lettura e scrittura e incontri per conoscere più da vicino gli asinelli ma anche i servizi di biblioteca.
Sono sicura che tanti altri ce ne sono e magari molti li conoscete proprio voi, vi va di raccontarmeli?
Intanto per chi vuole restare aggiornato sulle librerie itineranti e le biblioteche viaggianti in Italia c’è anche un gruppo Facebook, che vi segnalo qui.