Sei viaggi in Giappone e chissà se sono finiti. Io dico di no, perchè dalle sue parole traspare non solo una profonda conoscenza del Paese del Sol Levante, ma anche una grande passione. Chi è il viaggiatore che ospito oggi? Si chiama Patrick Colgan, giornalista e blogger, e se leggete da un po’ questo blog lo avrete forse già incontrato, proprio qui, dove ci ha raccontato i suoi viaggi e dato i suoi consigli sui libri da leggere prima di partire.
Stavolta invece sono io a consigliarvi il suo, di libro. Con grande piacere infatti vi parlo di “Orizzonte Giappone. Viaggio tra cultura, cucina e natura di un Paese all’apparenza incomprensibile”. E’ il libro di Patrick appena uscito per GoWare, interessante startup fiorentina che riunisce autori, editor, redattori e sviluppatori. E che ha deciso di dedicare una delle sue collane proprio ai viaggi (trovate gli altri titoli qui)
Orizzonte Giappone raccoglie, in una serie di capitoli-racconti, ricordi di viaggio, appunti, reportage che Patrick ha condiviso anche sul suo blog, che si chiama non a caso Orizzonti.
E racconta un Giappone che si allontana dai luoghi comuni, quando ci si allontana da Tokyo. La capitale, di fatto, è difficile che riesca a sfuggire a fotogrammi di ondate di folla agli incroci (celebre quello di Shibuya, tra l’altro immortalato in copertina), luci da videogame, ristoranti dalle vetrine “plasticate” (non i vetri, ma proprio i “modellini” delle pietanze esposti, chi di voi ha fatto un viaggio in Giappone ora star’ annuendo sapendo bene di cosa parlo!), insomma, tutto un repertorio da vera “lost in translation” (anche perchè l’inglese, in Giappone, lo sanno incredibilmente ancora in pochi, e anche chi lo conosce o lo studia preferisce non lanciarsi, con i turisti, per ritrosia o vergogna…)
Ma poi, abbandonata Tokyo a bordo di uno dei famosissimi treni-proiettile, gli Shinkansen, arriva un Giappone che non ti aspetti, e anche molto sfaccettato. Dal nord e dalle montagne abitate dagli orsi, al sud delle giungle e delle isole tropicali, il Giappone delle tradizioni ma anche quello degli avamposti hippie in salsa orientale. Fino ad arrivare – e l’anima del giornalista non poteva fare altrimenti – al Giappone delle tragedie, quella lontana nel tempo di Hiroshima, e quella, ancora recentissima, dello tsunami e di Fukushima.
Io vi consiglio di leggerlo anche se non avete in programma un viaggio in Giappone a breve, ma volete saperne di più su questo Paese affascinante e misterioso. E anche se cercate altri libri sul Giappone da sfogliare, perchè Patrick, da fervido lettore, non manca di consigliare i suoi “must”.
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