Si comincia da trenta chilometri. Tanto infatti è lunga la striscia di terra da cui partirà un bel progetto di salvaguardia del patrimonio, in Sicilia.
Trenta chilometri di letteratura che sono pochi, pochissimi solo a pensare la ricchezza dei letterati e degli autori che l’isola ci ha regalato, ma che già fanno propri tre nomi importantissimi, due classici ed uno che ormai lo è diventato.
In Sicilia si lavora alla “Strada degli scrittori”, un percorso turistico-culturale nei luoghi di Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri. Di questi, forse l’unico davvero prestato al turismo è il prolifico creatore del Commissario Montalbano, seppur in maniera indiretta perché chi arriva cerca la Vigata vista in tv e la verandina della casa sul mare abitata da Luca Zingaretti. E pare quasi strano che ad un progetto simile si arrivi solo adesso in una terra che ci ha regalato premi Nobel e autori grandissimi. Eppure è così, anche se la Sicilia già vanta alcuni parchi letterari dedicati ai suoi scrittori, solo che forse non sono stati valorizzati al massimo dal punto di vista della promozione turistica.
Ricordo i tempi dell’università, era l’anno della tesi ed un mio compagno di corso – siciliano di Agrigento – l’aveva appena chiesta proprio sul tema dei parchi letterari siciliani. Perplessità e curiosità, il tema era nuovo alle nostre orecchie (e sto parlando di neanche quindici anni fa). Il compagno di studi lo persi di vista prima della laurea, chissà se poi ce la fece a portare sotto i riflettori la sua bella idea ma di sicuro oggi sarà contento di sentire che proprio dalle sue parti nascerà questo progetto pilota. Che è stato preso a battesimo anche dal ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, dal principio del suo mandato attivissimo sui social e sul territorio.
L’idea è nata grazie al giornalista Felice Cavallaro e per ora ha visto la firma di un protocollo operativo ed un incontro tra istituzioni, associazioni di categoria e privati. Ora dovrà però arrivare la parte difficile, la messa in pratica, e le risorse per farlo, ma attendiamo con ansia i primi sviluppi!
Trenta chilometri quindi, da Racalmuto a Porto Empedocle, e in mezzo simboli come la Valle dei Templi o il Giardino della Kolimbetra, ma anche le case, le trattorie, i luoghi amati da Sciascia, Pirandello e Camilleri. Un patrimonio prezioso per chi ama ripercorrere le vite che stanno dietro a un pensiero, un romanzo, un’idea, ma anche per chi la Sicilia la racconta e la promuove ai turisti: non ci sono da raccontare solo storie antiche, sull’isola.
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