Nella parte di mondo in cui viviamo, siamo abbastanza fortunati. Probabilmente il più delle volte viaggiamo per piacere, ma cos’è che ci soddisfa? Viaggiamo per spezzare la routine, per conoscere nuove persone e conoscere un po’ meglio noi stessi, per scoprire nuovi orizzonti e riscoprire ciò che vogliamo veramente, per godere di nuovi panorami e sapori, per farli un po’ nostri al ritorno a casa.
Naturalmente, anche noi spesso dobbiamo viaggiare per necessità, per lavoro e perchè siamo costretti. Ma forse lo dobbiamo fare meno di chi, diversamente da noi, ha avuto il destino di nascere altrove.
Mi sono venuti in mente tutti questi pensieri sparsi ieri, mentre mi apprestavo a godere di uno dei riti della mia estate. Perchè credo che tutti abbiamo i nostri riti estivi a scandire vacanze e giorni di relax vero? E uno dei miei riti estivi, oltre alla scelta dei libri che mi porterò in vacanza, è questo: la lettura del numero speciale di Internazionale, una rivista che già adoro e che ad agosto amo un po’ di più, perché dedica il suo numero estivo al tema del viaggio, sotto le sue mille sfaccettature e da punti di vista mai banali.
E ieri finalmente ho iniziato a sfogliarlo, partendo come sempre dall’editoriale del direttore Giovanni De Mauro. E proprio lì ho trovato le parole che voglio condividere con voi oggi.
Sono quelle di Chibundu Onuzo, giovane scrittrice nigeriana. È nata a Lagos nel 1991 ed il suo romanzo d’esordio si chiama “The Spider King’s daughter”.
Ed esprimono un pensiero tanto “semplice” quanto spesso impegnativo da raggiungere: partiamo, in ogni caso, per stare meglio. Le regalo anche a voi, che vi siano di ispirazione. Buon viaggio!
Per secoli è stato un fatto normale della vita: se non ti piace il luogo dove vivi, se non ti piacciono i tuoi vicini, se ti sei annoiato della tua piccola città e sogni disperatamente un’avventura, se desideri l’oro di Eldorado, il tè della Cina, le spezie dell’India o gli esseri umani dell’Africa occidentale, se non hai mai voluto fare altro che scoprire le sorgenti del Nilo, prepari lo zaino e ti metti in cammino verso l’ignoto”
Da abbonata a Internazionale non posso che essere pienamente d’accordo con questo post 🙂