Chiamiamole visioni. Ma non nel senso di illusioni, di pensieri vani, di finzioni. Mi piace pensare, invece, che le visioni siano idee e voglia di fare cose belle. Quella voglia che ti prende e ti riempie di entusiasmo quando ascolti parlare qualcuno e le sue parole ti affascinano, di fanno venire il sorriso sulle labbra, ti mettono in moto i pensieri. Ecco, secondo me è questo il vero modo di misurare il “successo” di un incontro, culturale, umano. Se le parole che ascolto mi caricano di entusiasmo, per me sono andate a segno. E allora mi piace pensare che siano queste le Visioni scelte dal Salone del Libro di Torino, che apre i battenti la prossima settimana – dal 12 al 16 maggio – al Lingotto, e che quest’anno ha proprio questo filo conduttore.
Le visioni di personaggi, della cultura, della scienza, dell’arte, che hanno scelto di andare oltre e immaginare. Ma non solo. Si preannuncia molto ricco il programma dell’edizione 2016, e per raccontarvelo ho provato a immaginarlo come tanti piccoli e grandi viaggi. Viaggi reali, dalla Puglia al Medio Oriente allo spazio, e tra le pagine – di carta e virtuali.
Vieni a leggere in Puglia
Vieni a leggere in Puglia. Perchè è da una delle regioni dove si legge di meno che sta partendo un nuovo movimento culturale, come sta dimostrando a tutti il progetto di Inchiostro di Puglia, per esempio. E’ qui che editori e scrittori sempre più numerosi raccontano il territorio nelle loro storie, e le storie approdano al cinema. E tra pagina e grande schermo oscillano gli appuntamenti della Puglia, regione ospite d’onore, al Salone del Libro di Torino.
Piccoli lettori crescono
Tutti da Willy Wonka. Al Salone del Libro di Torino si ricordano anche i primi cento anni di Roald Dahl, il papà de La Fabbrica del cioccolato. Ma i più piccoli viaggeranno anche in avanti nel tempo, incontrando robot androidi e muovendo i primi passi nella realtà aumentata. Potranno ascoltare Samantha Cristoforetti e Zerocalcare e sempre in tema di fumetti potranno scoprire quello arabo e le fiabe illustrate della Treccani.
Dalla carta all’app e – spesso – ritorno
Crescono gli incroci tra l’inchiostro e la tecnologia, e il viaggio nel futuro piacere di leggere passa anche da qui. Per questo sono molto curiosa di conoscere le dieci startup che si presenteranno nell’area Book to the Future, quella dedicata all’innovazione. C’è per esempio Lapisly, spagnola specializzata in appbook d’arte per i bambini. oppure MeMo Mag, rivista che vuole valorizzare il fotogiornalismo in chiave multimediale. O Yeerida, che si definisce uno spotify dei libri, ovvero una piattaforma di lettura in streaming gratuito.
Così lontana così vicina
La letteratura come patria, rifugio, luogo del dialogo e del confronto. Può essere questo lo spirito del focus “allargato” del Salone del Libro 2016, che dopo le polemiche dei mesi scorsi ha abbandonato l’idea di ospitare l’Arabia Saudita come Paese d’onore, scegliendo invece di dedicarsi alla cultura araba, dal Nord Africa al Medio Oriente, dal Marocco all’Iran, passando per Paesi sfaccettati e spesso molto diversi tra loro. E non può che farci bene conoscerla meglio. Tra gli ospiti a Torino Moncef Ben Moussa, il direttore del Museo del Bardo di Tunisi, il poeta siriano-libanese Adonis. E anche Shirin Ebadi, avvocato iraniano in prima linea per la difesa di donne e bambini e prima donna musulmana a ricevere il Premio Nobel per la pace.
Naturalmente queste sono solo alcune piccole, il programma del Salone del Libro di Torino lo potete trovare per intero qui, e ricordate: quest’anno si entra anche con un biglietto ridotto dopo le 18, nella fascia serale con incontri e spettacoli. Chi di voi ha in programma di partecipare?
I tuoi post sono molto interessanti. Grazie per aver segnalato l’evento.
A presto Mariangela 🙂