Buon 2016 a tutti!
Come cominciare a scrivere nell’anno nuovo? Con cosa augurarvi buon inizio? Ci ho pensato un po’ su, e ho deciso di farlo così: pensieri (un po’) sparsi, di libri, viaggi e storie. Di quello che vorrei scoprire e di quello di cui vorrei riempire nei prossimi mesi queste pagine virtuali.
Vorrei leggere libri che mi facciano sentire bene e raccontarvi i viaggi letterari in cui mi hanno condotta.
Vorrei farveli raccontare dagli stessi scrittori e scoprire cosa leggono gli scrittori in viaggio.
Vorrei farvi conoscere chi viaggia per lavoro e per raccontare il mondo, e condividere con voi i loro suggerimenti di lettura.
Vorrei scoprire librerie, musei, biblioteche, tour culturali in giro per il mondo e scriverne. Vorrei vivere di persona i festival letterari in giro per l’Italia, fotografarli e parlarne con voi.
Vorrei viaggiare, tornare in città che amo (Parigi e Berlino in primis), scoprirne di nuove, e raccontarle.
Vorrei incontrare chi viaggia con i libri e ascoltare la loro storia. Vorrei scrivere delle storie. Vorrei scrivere ancor di più della mia Puglia e di come la raccontano i suoi scrittori.
Vorrei farvi passeggiare con me nella #MilanoDaLeggere e curiosare nelle vostre città da leggere.
E vorrei fare #viaggibambini, vorrei raccogliere libri di viaggio per bambini e mappe e guide e tutto ciò che è utile alle famiglie viaggiatrici.
E poi vorrei finalmente riuscire a fare tutte queste cose con un taccuino in mano.
In che senso? Si dice che la maggior parte dei buoni propositi pensati a Capodanno vengano abbandonati neanche alla soglia di febbraio. Ebbene, personalmente a questi io ci aggiungo i taccuini, le agende, i quadernetti. Ci ricasco sempre. Parto con entusiasmo e con l’idea di avere quel volumetto sempre con me e di tenerci nota un po’ di tutto, impressioni, appuntamenti, impegni, vita. Ma passano poche settimane e il taccuino resta a prendere polvere. Quest’anno ci vorrei riprovare, mi piace l’idea di tornare a prendere appunti con penna e carta – ma in modo ordinato – anzichè digitando con le dita su uno smartphone. Ci riuscirò? Intanto delimito il campo:
Vorrei un taccuino in cui annotare le idee che nascono improvvisamente in giro e in quel momento non hai mai nulla con te per fermarle.
Vorrei un taccuino per ricordarmi quello che leggo e segnare le pagine dei libri che mi colpiscono di più (e raccontarvelo).
Vorrei un taccuino da portare in viaggio, per appuntare quello che vedo e come mi fa sentire (e condividere anche questo con voi!).
Niente di speciale. Dei piccoli taccuini leggeri, meglio a quadretti perchè lì la scrittura riesco a disciplinarla meglio. E i pensieri ogni tanto hanno bisogno di ordine.