Quando mi chiedono di parlare di turismo letterario cerco sempre di non trascurarne nessun aspetto, anche se allo stesso tempo occorre capire bene di volta in volta cosa approfondire. Perché in realtà il turismo letterario ha davvero tante sfaccettature e tante modalità di espressione. Tanto che a volte mi rendo conto che potrebbe essere anche riduttivo definirlo “solo” così. Perché non è un turismo che tratta solo di libri, anzi: prende le mosse da quelli e da tutto ciò che ci gira intorno per mostrare e raccontare molto di più, territori, eventi, persone, attrattive culturali e naturali, storie imprenditoriali anche. E quindi può coinvolgere tanti luoghi diversi. Uno di questi sono, per esempio, le biblioteche.
Scontato dirlo? No, secondo me. Perché spesso le biblioteche sono considerate, ovviamente, fantastici e insostituibili presidi culturali per chi ci vive intorno, per gli abitanti, per la cultura e la socialità. Ma possono essere anche luoghi da non perdere in un itinerario turistico, in un viaggio. Pensiamo a quante volte, magari all’estero, abbiamo deciso di visitare una biblioteca storica suggerita dalla nostra guida (per esempio quella del celebre Trinity College a Dublino o, sempre per restare in ambito anglosassone, la British Library a Londra). Ma la cosa ancora più interessante secondo me è che la promozione turistica dovrebbe prendere in considerazione la grande varietà di biblioteche su cui possiamo contare.
Biblioteche: come valorizzarle dal punto di vista turistico
Non ci sono solo quelle storiche e monumentali. Abbiamo biblioteche universitarie, biblioteche tematiche, biblioteche insolite, persino le biblioteche di condominio a Milano. Tutte meritevoli di essere scoperte non solo dai locali, ma anche dai visitatori.
Quali sono gli elementi che potrebbero essere valorizzati “turisticamente” in una biblioteca? Tanti e diversi, naturalmente molto dipende dalla singola situazione, ma possono essere davvero tanti gli spunti a cui attingere:
– L’architettura dell’edificio
– La sua storia
– Il legame con il quartiere o con la città/paese in cui si trova
– Il patrimonio librario che ospita
– Non è necessario che custodisca opere importanti o preziose: ogni biblioteca avrà al suo interno delle curiosità, dei volumi particolari, degli aneddoti originali da raccontare.
Come valorizzarle? Creando dei piccoli eventi e delle visite guidate, collaborando con le librerie e con guide locali, realizzando mostre, cercando di sviluppare dei progetti condivisi con chi si occupa della promozione turistica locale.
Eventi in biblioteca: gli esempi
C’è Domenica di Carta, l’iniziativa promossa dal Ministero per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo per valorizzare il grande patrimonio archivistico e librario custodito nelle biblioteche e negli archivi dello Stato.
Nella Bergamasca, per esempio, la rete delle biblioteche di Seriate-Laghi organizza il festival Fiato ai libri. A Milano di recente si è tenuta la festa de La lettura intorno, il progetto promosso dall’Associazione BookCity Milano e ideato con Fondazione Cariplo Nei quartieri di periferia Baggio, Stadera-Chiesa Rossa-Gratosoglio e Corvetto-Chiaravalle, si sono tenute letture, incontri, laboratori, spettacoli e proiezioni, per adulti e bambini, organizzati e promossi dalle realtà culturali presenti sul territorio quali librerie, teatri, associazioni, cooperative e biblioteche, come la Biblioteca Chiesa Rossa, appartenente al circuito delle Biblioteche comunali e già di per sé da visitare, perché nata nella struttura di una cascina e immersa in un grande parco.
Il modello Piemonte con il Bibliotour
E tra i progetti più propriamente turistici che mettono in pratica l’idea di valorizzazione delle biblioteche anche a livello, appunto, turistico, c’è quello della Regione Piemonte, il Bibliotour, di cui ho parlato anche nella mia pubblicazione dedicata al turismo letterario in Italia ed in Europa, Luoghi e libri (Morellini Editore).
Di cosa si tratta? Il biblioturismo è un particolare modo di vivere il turismo culturale, già diffuso all’estero e fa piacere ritrovarlo anche in Italia, che di biblioteche interessanti ne custodisce molte, tra antiche istituzioni e complessi super moderni.
Nel 2018 e 2019, grazie alla collaborazione logistica dell’Associazione Abbonamento Musei.it, nell’ambito di Grand Tour, la Regione Piemonte, insieme alle istituzioni pubbliche e private, ha organizzato degli itinerari di valorizzazione culturale e turistica del territorio che comprendono biblioteche e raccolte bibliografiche, ma anche visite a luoghi collegati alla vita o alle opere di scrittori piemontesi. Tour spesso accompagnati dagli stessi bibliotecai. Con la pandemia non è stato possibile replicare gli appuntamenti dal vivo e allora Regione e Biblioteche si sono organizzate in un tour virtuale con video e immagini. Si è pensato dunque di offrire un saggio virtuale del patrimonio bibliografico fuori Torino già proposto in Grand Tour. Tra le istituzioni che hanno realizzato i video ci sono la Biblioteca dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – Bra, la Biblioteca del Centro Studi di Letteratura, Storia, Arte e Cultura “Beppe Fenoglio” di Alba e la Biblioteca del Castello di Rivoli Museo d’Arte contemporanea.
Un esempio che, sono sicura, possiamo ritrovare anche altrove, e vi invito a condividere e segnalarmi progetti simili di cui siete a conoscenza. Modelli che sicuramente possono trovare applicazione anche in altri contesti, non necessariamente a livello regionale, ma anche locale, puntando appunto sulla collaborazione e sulla consulenza in ambito di turismo letterario.