L’eccezionalità di un luogo come Gerusalemme sta nella sua mescolanza di radici e popolazioni. Che hanno portato, e portano, a scontri e conflitti, certo, ma che danno spazio inevitabilmente ad un melting pot culturale che affascina chi la visita.
Questo pensavo mentre sfogliavo una guida in cerca di ispirazione per un articolo che raccontasse un itinerario letterario in Israele (la prima puntata l’ho dedicata a reportage, guide e altri libri, l’avete letta?).
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Sfilano tra le pagine il Quartiere ebraico, quello armeno, quello musulmano. I luoghi della cristianità e quelli del nostro immaginario assoluto. L’eccezionalità di un luogo da cui in tanti hanno transitato e che tante fedi e confessioni ha richiamato in città. Tutto questo evidentemente non si è trasformato solo in stratificazioni, mescolanze e conflitti. Ma ha anche portato con sè simboli di cultura.
Chi è arrivato a Gerusalemme ha portato con sè luoghi di culto ma anche luoghi di studio. E poi ci sono i musei, tanti, inevitabilmente plasmati dalla storia e dalla leggenda, ma anche dalla visione dei moderni archistar.
Così mi è venuto in mente che, forse, uno dei fil rouge possibili per cosa visitare a Gerusalemme da un punto di vista originale – magari per chi ci è già stato in viaggio e ci ritorna – può essere quello attraverso i suoi luoghi di cultura, e in modo particolare attraverso le biblioteche di Gerusalemme.
Che sono tante e ne testimoniano proprio la realtà sfaccettata. Raccontano di studi ebraici, ma anche di straordinarie scoperte archeologiche delle terre bibliche, e poi di innovazione, di spinta verso il futuro con i campus universitari. Così, dopo un viaggio letterario in Israele in compagnia dei libri, provo a metterne insieme un altro: un itinerario culturale a Gerusalemme tra musei culturali, università e centri di studio.
Università ebraica di Gerusalemme
The Hebrew University of Jerusalem. E’ la più antica università israeliana: la sua costruzione sul Mount Scopus iniziò nel 1918 con una raccolta fondi cui partecipò, tra gli altri, anche Albert Einstein, e fu inaugurata nel 1925. Nel corso del tempo i campus si sono moltiplicati ma qui sul Monte Scopus hanno ancora sede le scienze umanistiche.
Ed ospita la più grande biblioteca di studi ebraici, la Biblioteca Nazionale Ebraica universitaria (Jewish National and University Library). Qui arrivano praticamente tutte le pubblicazioni che appaiono nel Paese, ma la Biblioteca ha anche un’altra missione: raccogliere tutto ciò che nel mondo viene pubblicato su Israele, in lingue che spaziano dall’yiddish al ladino oltre, naturalmente, all’ebraico. E’ di fatto il nucleo più antico dell’università, anzi ancora più antica dell’università, fu fondata nel 1892 ed oggi custodisce oltre 5 milioni di volumi. Tra questi, gli archivi di Albert Einstein, che lasciò all’università il suo carteggio personale.
E’ aperta generalmente dalle 9 alle 20 dalla domenica al giovedì, fino alle 13 il venerdì.
Israel Museum
Sulla collina di Giv’At Ram, Ruppin Road
E’ la principale istituzione culturale dello Stato d’Israele ed è stato fondato nel 1965. Bianco e circondato da giardini, tra i suoi 500mila reperti ne custodisce di celebri: i Rotoli del Mar Morto, che riposano sotto la cupola bianca dello Shrine of the Book, l’edificio dedicato a questi manoscritti su pergamena che furono scoperti per caso nel 1947 da un pastore nelle grotte di Qumran. Il Museo d’Israele ospita anche diverse biblioteche. Tra queste ce n’è una per bambini e ragazzi con libri illustrati, all’interno della Ruth Youth Wing for Art Education, dedicata ad attività per i più piccoli.
E sotto la sua amministrazione oggi c’è anche il Rockfeller Museum (in Sultan Suliman Street), il museo archeologico di Gerusalemme, un palazzo degli anni Venti la cui costruzione fu finanziata, appunto, da J.D.Rockfeller. Ospita imponenti raccolte di archeologia mediorientale, dalla preistoria all’epoca crociata, frutto soprattutto degli scavi realizzati durante il mandato britannico, tra il 1919 ed il 1948.
Bible Lands Museum
E alle culture e civiltà che si sono avvicendate nel corso dei secoli nelle terre narrate nella Bibbia è dedicato il Bible Lands Museum (25 Granot St., Museum Row), che nei fine settimana ospita anche attività dedicate a famiglie e bambini.
E’ gestita invece da religiosi francesi l’antica Ecole biblique (Nablus Road 6): luogo di studio fondato nel 1890, una delle più antiche istituzioni accademiche di Terra Santa dedicata alle scienze bibliche. La sua biblioteca, la Bibliothèque St. Etienne de Jèrusalem, è riservata in primo luogo ai professori ed agli studenti della scuola, esiste però la possibilità di visitarla per gli esterni che siano comunque coinvolti in studi inerenti. In ogni caso le domande d’ammissione vanno inviate per e-mail.
Pontifical Biblical Institute
In Paul Emile Botta Street: è dal 1927 la filiale del Pontificio Istituto Biblico a Gerusalemme, il seminario maggiore di studi teologici, riservato ai gesuiti, e ospita una ricca biblioteca con una sezione dedicata all’Oriente antico. Dal 1927 filiale del Pontificio Istituto Biblico. Ma non si tratta di una vera e propria sede accademica con un suo programma di attività, piuttosto una casa di accoglienza per professori e studenti in studio in Terra Santa.
Studium Biblicum Franciscanum
Sorge presso il Flagellation Monastery sulla Via Dolorosa ed è un’istituzione dedicata alla ricerca ed all’insegnamento della Sacra Scrittura e dell’archeologia dei paesi biblici. La biblioteca custodisce 56mila volumi su archeologia, studi biblici, Oriente antico e itinerari in Terra Santa. E’ aperta dalle 8 alle 17 nei giorni feriali (fino alle 12 il sabato) ma per la sua visita occorre informarsi prima.
Gerusalemme è meravigliosa e hai saputo descriverla magistralmente!