“Una storia che non conosci non è mai di seconda mano, è come un viaggio improvvisato a chilometraggio illimitato, una storia in cui tu ti specchi con i tuoi occhi da marziano, è come una lanterna magica che non si ferma”.
Quanto mi piace questa canzone. L’avete già ascoltata? Si chiama “Le storie che non conosci”, è scritta ed interpretata da Samuele Bersani e Pacifico (con un brevissimo cameo di Francesco Guccini), ed è la colonna sonora di #ioleggoperchè, l’iniziativa – ne avrete sicuramente sentito parlare – partita dall’Associazione italiana editori con vari partner come le bilbioteche, e che ha l’intento di promuovere la passione per i libri e la lettura coinvolgendo proprio loro, noi, i lettori appassionati.
Tutto avrà il suo culmine il 23 aprile, giornata non certo scelta a caso visto che si tratta della Giornata Mondiale del Libro. Ma non sto qui a raccontarvi cosa sta succedendo e cosa succederà perchè la cosa migliore è sfogliare direttamente il sito dedicato. Ho deciso invece che il mio contributo a #ioleggoperchè lo volevo affidare proprio a questa canzone. Perchè? Innanzitutto, perchè sono due giorni che l’ho scoperta e non smetto di canticchiarla nella testa (sono stati bravi, a creare un ritmo decisamente orecchiabile). Ma soprattutto per due motivi. Uno: è bellissimo pensare che, nel mare delle canzoni d’amore, ce ne sia una dedicata all’amore per i libri. Due: è bellissimo ascoltarne il testo e scoprire che il legame tra il libro e il viaggio è forte e indissolubile. Tutta la canzone o quasi è un racconto di viaggio. Racconta il libro fedele compagno dei viaggi più comuni, come la corsa in metrò, e di quelli più inusuali, a bordo di una corriera sudamericana per esempio. “L’aria di chi non ha un letto fisso ma si appoggia in giro” canta ad un certo punto Pacifico. Il libro, in fondo, è così. E che dire del dondolio di un treno? Bene, ora non resta che farvela sentire. Ascoltate con attenzione il testo e ditemi cosa ne pensate! Ps: piccola riflessione personale: forse lo sapete già che io sono innamorata del libro di carta e non sono ancora riuscita a farmi conquistare dall’e-book… però ascoltate bene il racconto delle “Storie che non conosci” e poi ditemi se non è vero che, tra le tante sensazioni e le piccole abitudini descritte, quelle più forti le regala la carta? (ebook addicted, lo so, sono pronta anche alle vostre rimostranze!)