Chiacchierando tra amici, cosa che può valere una sorta di sondaggio empirico, mi sono fatta l’idea che il mondo dei lettori accaniti (si dice forti vero?) si divida in due: in primo luogo, c’è chi è geloso dei suoi libri e a malapena li passa agli amici, figuriamoci prenderli in prestito per poi doverli restituire. Ecco, anche io fino a qualche tempo fa appartenevo a questa categoria. Poi ho avuto un’illuminazione, e sono felicemente migrata nella seconda. Quella dei frequentatori (assidui) delle biblioteche. Improvvisamente ho capito la meraviglia di poter moltiplicare la mia disponibilità di libri da leggere, anche se a “scadenza“, assecondando il desiderio di lettura del momento.
Non so se anche voi la pensate così. Quel che è certo è che, se siete lettori di questo blog, amate leggere e viaggiare, anche solo con la fantasia. E dunque quello che sto per raccontarvi farebbe la vostra gioia.
La Biblioteca viaggiante
Prendete sedici biblioteche, metteteci oltre 2mila titoli di letteratura di viaggio o legati al tema: avrete la cosiddetta itineroteca. E’ questo il nome scelto dal Sistema Bibliotecario Ovest Bresciano, tra la Franciacorta ed il Sebino bresciano, che qualche anno fa ha deciso di trasformarsi in una grande biblioteca “viaggiante”, nel senso che si è specializzato proprio nei libri di viaggio e affini. Non solo guide, ovviamente, ma tutto ciò che possa ispirare a partire, sul serio o solo con la mente.
Una scelta ambiziosa anche perchè presuppone un buon pubblico attento a queste tematiche: qui non si tratta solo di prendere in prestito la guida con i consigli di viaggio per la prossima vacanza, ma di essere per lo meno incuriositi a leggere di storie lontane, di diversi usi e costumi.
Il viaggio è una filosofia
Ecco quindi che in ogni biblioteca del circuito c’è uno spazio dedicato con guide, cartine geografiche, libri o dvd che raccontano di viaggi. E poi l’itineroteca prosegue online, con un sito che raccoglie, ogni sei mesi, una nuova “bibliografia“, e che ogni mese lancia nuove proposte di lettura (ora il sito ospita una prima bibliografia legata alla filosofia del viaggio, con gli “imperdibili”, suddivisi per Continenti). Il cerchio non può che chiudersi con i social: su Twitter si possono seguire (e dare suppongo!) le segnalazioni di viaggio con l’hashtag #itineroteca.
Come è nata questa idea? Ecco Sandro a raccontarci come è andata, e qual è la passione che guida questa iniziativa:
“L’idea nasce circa due anni fa (ma solo a settembre 2012 siamo stati davvero pronti) dal nostro estremo bisogno di comunicare. La biblioteca prima di essere un’entità culturale è una realtà relazionale. Incontrare un libro non significa incontrare un oggetto, ma storie, persone, coloro che lo hanno scritto, coloro che lo hanno toccato e letto e creare reti di comunicazione con coloro che lo stanno leggendo e con coloro che lo leggeranno. La nostra società vive del bisogno di relazioni. Il libro è solo un’opportunità per creare questo spazio relazionale, per viaggiare la relazione. Da questo bisogno, l’idea di porre in comunicazione realtà e mondi diversi attraverso il tema del viaggio“.
Oltre allo “scaffale” dedicato, quali altri servizi e iniziative legate a questo tema offrite ai vostri utenti?
“Una volta all’anno per due mesi consecutivi realizziamo l’evento “Nelle terre dell’Ovest“, che si occupa proprio della tematica del viaggio ed approfondisce temi e problematiche connesse. Quest’anno ci occuperemo di “Oriente estremo“, dalla meditazione, all’Ikebana, dalla cerimonia del tè sino a mostre sempre legate a quei contesti.
Offriamo poi annualmente una bibliografia pubblicata (in formato “tasca”, così è comoda da portare via) sul tema che attraversa “Nelle terre dell’Ovest”, dove inseriamo suggerimenti di lettura e di visione, poichè lo scaffale non contiene solo titoli legati a libri, ma anche a film sempre sul viaggio. Aggiungi a questo anche le riviste di viaggio presenti nelle nostre biblioteche (Bell’Italia, Bell’europa, Camper, ecc…) e avrai un’idea abbastanza chiara“.
E ora, la domanda impossibile: quali sono i libri di viaggio che vi hanno affascinato di più finora e perché?
“Se mi consenti, il libro di viaggio più bello è “l’altro“, nella sua dimensione di viaggiatore di storie e soprattutto di vita. Il viaggio in fondo è un percorso che si svolge tra un “andare verso” ed un “tornare in”. Ogni libro di viaggio racconta questa storia, ogni storia umana racconta questo viaggio. Ecco, il nostro più bel libro di viaggio è “l’altro”. Ed il titolo di questa storia è il suo volto“.
Questo accade dunque nelle biblioteche del Bresciano. Ma non voglio pensare che si tratti di un esempio isolato.
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