Uno scorcio di terra rossa battuta, una rete, e l’attrice Carolina Crescentini che legge un brano di Open, la celebrata autobiografia a quattro mani (due sono quelle del premio Pulitzer J. R. Moehringer) del campione che odiava il tennis, Andre Agassi. Sullo sfondo, la magia di Roma. Inizia così la prima puntata di Book Show, un nuovo programma che porta i libri in tv. Sì, addirittura i libri in tv, in un Paese dove, ormai è tristemente noto, si legge sempre troppo poco, e si guarda troppa tv. Allora magari questo format funziona.
Un attore, un libro, una città
Appuntamento ogni domenica sera alle 22. Certo, approda un canale molto bello ma decisamente di nicchia, Sky Arte Hd, ma lo fa in un modo leggero e veloce, in sintonia con i nostri tempi. La ricetta? Un attore, un libro, una città, ogni volta diversi. Una mezz’ora per parlare di lettura e intanto viaggiare con gli occhi. E, cosa lodevole, dare voce anche un libraio indipendente.
La novità è stata presentata al Salone del Libro di Torino e infatti la prima puntata è andata in onda domenica 19 maggio (non sarà stato un caso che si parlasse di Andre Agassi e Open a Roma proprio nel giorno di chiusura degli Internazionali di tennis??) Se non l’avete vista, qui ne potete avere un assaggio:
E io intanto ve la racconto.
La “firma” è sinonimo di garanzia: il nuovo programma tv dedicato ai libri è prodotto da Minimum Fax media, con Daniele Di Gennaro a guidare un gruppo di autori.
Non so se fosse quello l’intento, ma Book Show sembra fatto per quelli che leggono “ogni tanto” . Non vuole annoiare parlando “troppo” di libri e allora fa parlare la gente. Non vuole correre il rischio di risultare pedante ed allora non approfondisce, ma centellina informazioni, buttandoti lì un pensiero, una riflessione, per poi passare subito a quella successiva un attimo prima di andare troppo lungo.
E così nella mezz’ora di Bookshow scorrono tanti spunti: l’attore (anche se in questa prima puntata avrei preferito una Carolina Crescentini un po’ piu’ spontanea e meno attrice), il libro protagonista, l’intervista ai passanti sulle loro letture, il breve servizio (bravi!) sulla libreria indipendente, la chiacchierata con lo scrittore che vive in città. Il tutto tenuto insieme dalla voce fuori campo e miscelato con le belle immagini della località di turno.
Tante pillole dunque, comprese quelle di lettura. Perché – e questo mi piace molto -, chiacchierando si finisce anche con il consigliare una manciata di libri da leggere. E chissà mai che all’indomani della messa in onda qualcuno non varchi la porta di una libreria chiedendo proprio lui, quel romanzo raccontato in Bookshow. Intanto la prima puntata ce ne fa appuntare sei: Open di Andre Agassi naturalmente, poi Momenti di trascurabile felicità e La separazione del maschio di Francesco Piccolo, Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer, La Famiglia Fang di Kevin Wilson (libro che non conoscevo ma che credo metterò nella mia wish list, andate a dare un’occhiata e vedrete di cosa si tratta!) e Resisto dunque sono di Pietro Trabucchi.
Cosa leggono Filippo Timi e Neri Marcorè?
Ecco intanto dove ci porteranno le prossime puntate di Book Show: Genova con Fausto Paravidino, Perugia con Filippo Timi, Ascoli con Neri Marcorè, Trieste con Francesca Inaudi, Napoli con Silvio Orlando, Rimini con Marina Massironi, L’Aquila con Alessandro Preziosi, ed ancora Roma con Paola Minaccioni.
L’idea mi piace, forse fatica un po’ ad amalgamare i contenuti ma attendo fiduciosa le prossime puntate. E visto che questo giro d’Italia tra i libri andrà a toccare anche città con una tradizione letteraria mica male, siamo ansiosi di vedere cosa riuscirà a restituirci lo schermo.
Vi interessa Roma? Ne parlo anche qui