Chi segue già da un po’ questo blog lo sa. Amo parlarvi di libri, di app che hanno a che vedere con la lettura e con i viaggi.. ma anche fare qualche incursione nella fotografia, specie se racconta di luoghi (vicini e lontani). E questo deve essere un momento propizio per chi la ama! Come se una congiunzione fortunata avesse voluto portare così, tutto d’un fiato, gli scorci e i colori di altri angoli di mondo a contrastare il grigio di queste giornate milanesi di febbraio che sembrano non voler lasciare l’inverno.
E sapete qual è l’altra coincidenza? Che almeno un paio di queste mostre che ora vi dirò nascono dalla rete. Perchè ormai è successo questo: Instagram ha sdoganato le foto scattate con lo smartphone e la sua popolarità le ha fatte uscire dal virtuale per farle approdare dal vivo, da qualche parte. Per metterle in mostra. Sia chiaro, sono un’altra forma di espressione, non il sostituto agli scatti da professionista. Ed e’ doveroso augurarsi che continuerà ad esserci spazio per entrambi.
Quando il marketing fa viaggiare
#viaggicheamo. Ecco un esempio positivo di come può esserci un marketing bello, anche quando di mezzo c’è qualcosa di molto poco artistico. Ricordate il lancio della carta di credito congiunta American Express ed Ntv? Ne avevo parlato perchè per l’occasione i passeggeri dei treni Italo si erano trovati in carrozza la bella sorpresa di un libro. Ma allo stesso tempo era stato lanciato un concorso: con l’hashtag #viaggicheamo si invitavano i viaggiatori a scattare e condividere le foto che rappresentavano, per loro, l’emozione di un viaggio.
Ebbene, di foto ne sono state raccolte 2.300 ed ora sono diventate un collage, con un’attenzione particolare alle 27 vincitrici. Paesaggi esotici, ritratti, scorci. Li potrete vedere allo Urban Center di Milano, fino al 3 marzo, gratuitamente, nella mostra #viaggicheamo. Ma non solo.
La mostra ospiterà anche degli appuntamenti dedicati agli appassionati nel weekend del 1 e 2 marzo. Imperdibile, secondo me, il dibattito di sabato 2 marzo su #InvasioniDigitali e Instagramers a confronto, sulla ‘fotografia sociale’, ovvero come i social media stanno cambiando la fotografia e la fruizione dell’arte (sabato 1° marzo dalle 16 alle 18, ingresso libero). E poi domenica l’incontro col fotografo Giacomo Giannini (dalle 11 alle 13, ingresso libero) e ancora nel pomeriggio si potrà avere la possibilità di far valutare il proprio portfolio dai photoeditor di viaggio Serena Prinza, Airone, e Susanna Scafuri, Bell’Italia. (dalle 14 alle 18, ingresso soggetto a pre-iscrizione su www.viaggicheamo.it ) .
50 Anni di emozioni
E Instagram è non solo protagonista, ma anche artefice di un’altra mostra in corso a Milano (ma per pochissimo, solo fino al 28 febbraio!) in occasione della Social Media Week. Si chiama 50 Anni di emozioni ed è un progetto della community degli Igersitalia. L’idea era raccontare gli ultimi 50 anni, dal 1960 al 2000, attraverso le fotografie e Instagram (se volete c’è anche lo storify). E’ nato un contest con Europ Assistance ed ora le migliori 30 foto di oltre 900 sono in mostra al Life Park Protection Store / Casa Igersitalia in Piazza Cordusio 2 (dal lunedi al venerdì, dalle 15,30 alle 19).
Dov’e’ Macondo? Alla ricerca di Gabo
Qui invece si passa ai professionisti. Avete nel cuore, come me, Gabriel Garcia Marquez ed i suoi Cent’Anni di solitudine? Non potete perdere questa mostra allora (ancora per pochi giorni)!. Basta il titolo: Macondo. I luoghi di Gabo ripresi dall’obiettivo del fotografo Fausto Giaccone durante tre viaggi in Colombia, tra il 2006 e il 2010, viaggiando su mezzi di vario tipo ed usando un equipaggiamento tecnico ridotto al minimo alla ricerca delle atmosfere da realismo magico del mitico villaggio immaginario dei Buendia. Per cercarle, andate alla Galleria Valeria Bella, Via Santa Cecilia 2 sempre a Milano.
E l’India è invece di scena a Parma. La mostra si chiama “India Face of”, apre il 28 febbraio fino al 7 marzo al Tcafé, Palazzo della Rosa Prati, per poi continuare a Modena, Piacenza e Milano nelle settimane a seguire. Protagonisti, i volti, i ritratti indiani, un popolo tra tradizione e modernità, per mano del fotografo Alessandro Iovino.