Lubiana è una delle capitali più piccole d’Europa: non raggiunge neanche i trecentomila abitanti ma è resa vivacemente animata oltre che dai turisti dai circa 50.000 studenti della sua Università che vivono qui. Città molto verde – vi potrete ritemprare nel Parco Tivoli – è dominata dall’alto dal suo castello medievale e bagnata dal fiume Ljubljanica, lungo le cui rive si può passeggiare, godere di uno dei tanti caffè che punteggiano il lungofiume, e scoprendo alcuni dei suoi capolavori, come i bianchi edifici del mercato coperto e il Tromostovje (Ponte triplo), entrambi opere dell’architetto Jože Plečnik che nei primi del Novecento ha forgiato con le sue opere l’immagine della città.
Difficile poi resistere alla tentazione di scattarsi una foto sullo Zmajski most, che risale al 1901, il ponte dei draghi, animali mitici simbolo di Lubiana tanto da comparire nello stemma cittadino già nel tardo Medioevo.
Allontanandosi si scopre poi che naturalmente la città ha anche i suoi quartieri più moderni che non possono nascondere del tutto la storia del suo recente passato. Ma intanto, prima di lasciare il centro storico, possiamo scoprire che la città ha un cuore letterario ed è Piazza Prešeren, la principale di Lubiana, che è dedicata a France Prešeren, il poeta per eccellenza sloveno, il rappresentante più importante del Romanticismo del Paese e di fatto una sorta di eroe nazionale. Non solo infatti la piazza più importante della sua capitale è dedicata a un letterato, e questo già forse basterebbe per far capire la passione degli sloveni per la loro cultura E per la loro letteratura.
A questo infatti possiamo aggiungere due altri elementi molto importanti che fanno della Slovenia una destinazione letteraria da scoprire. Sono proprio le parole di un poema di Prešeren, Brindisi, ad essere state messe in musica per diventare l’inno nazionale sloveno.
E sempre al poeta è stata dedicata la moneta dei €2 di conio sloveno, che reca anche inciso un verso del poema inno nazionale.
Non si tratta solo di una tradizione del passato: sembra infatti che i libri e la lettura occupino ancora un posto d’onore nella vita degli sloveni. L’Ente del turismo sloveno ci racconta di come sia un Paese che ama leggere. E lo dicono i numeri: si contano, in quello che è un piccolo Paese, 345 biblioteche inclusi anche 13 bibliobus, biblioteche itineranti con furgone che portano i libri ai lettori che vivono in località più difficilmente raggiungibili. Più del 20% della popolazione del Paese è iscritto ad una biblioteca e lo scorso anno sono stati presi in prestito quasi 23 milioni di libri, su una popolazione totale di poco più di due milioni di abitanti.
E la Slovenia è stata scelta come Paese ospite d’onore alle edizione 20w23 della Frankfurter Buchmesse, il Salone del libro di Francoforte con lo slogan Un Nido d’ape di parole, che sta a voler significare l‘alveare di lingue e culture che nel corso dei millenni e dei secoli si sono intrecciati in questo piccolo scampolo di Vecchio Continente stretto tra la Mitteleuropa e l’Adriatico.
Ecco quindi che – come ci racconta lo stesso ente del turismo sloveno – si può partire alla scoperta dei luoghi di ispirazione letteraria in Slovenia, partendo naturalmente dal suo eroe nazionale.
Viaggio letterario in Slovenia, seguendo il poeta France Prešeren
Vrba
France Prešeren, nato nell’anno 1800 nella regione Gorenjska, e più precisamente a Vrba, continua ad essere celebrato nel Paese. Il 3 dicembre e l’8 febbraio, rispettivamente giorni della sua nascita e della sua morte, sono festeggiati come le Giornate della Cultura Slovena. Ci troviamo nella parte nord-occidentale della Slovenia, ai piedi delle Caravanche e del Monte Veliki Stol (in sloveno, Grande Sedia): è proprio qui, nel villaggio di Vrba, che nacque il 3 dicembre 1800 France Prešeren, in una casa del XVI secolo oggi adibita a museo. Per poter studiare, Prešeren lasciò presto la sua terra, dove tornò però spesso nel corso della sua vita.
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Lubiana
Gran parte della sua vita adulta la trascorrerà a Lubiana, dove il poeta si trasferì all’età di 28 anni, con l’obiettivo di aprire uno studio da avvocato indipendente. Qui il giovane Prešeren farà la conoscenza del filologo Matija Čop, che sarà determinante nello sviluppo della lingua utilizzata dal poeta nelle sue opere e anche dello sloveno ancora oggi parlato.
Come abbiamo detto Piazza Prešeren, la principale della capitale, porta il nome del poeta ed ospita dal 1905 un monumento a lui dedicato. E proprio nei pressi della statua, su una facciata della strada Wolfova ulica, un rilievo ricorda la musa del poeta, Julija Primic. Si tratta del grande amore non corrisposto di Prešeren, che lo tormenterà per tutta la vita ma che ne ispirerà anche l’opera. E pare che anche lo scrittore portoghese Paulo Coelho rimase colpito da questa storia sfortunata, tanto di decidere di ambientare il romanzo Veronika decide di morire proprio a Lubiana e citando a più riprese aneddoti sulla vita di Prešeren, come il primo incontro con Julija Primic, avvenuto nella Chiesa di Trnovo.
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Kranj
A circa una quarantina di minuti a nord ovest di Lubiana si trova Kranj , oggi la terza città slovena dopo la capitale e Maribor, e dove Prešeren trascorse gli ultimi anni della sua vita: qui fu pubblicata la sua raccolta Poesie nel 1847. In questa prima versione, era stata censurata la poesia Brindisi, che sarà pubblicata soltanto l’anno successivo, a seguito della rivoluzione del 1848. Il poeta morì qui l’8 febbraio del 1849 e in occasione di questa ricorrenza a Kranj ogni anno si svolge la Fiera di Prešeren, con le aperture gratuite dei luoghi simbolo della sua vita in città, la casa in cui visse, il municipio e il castello di Khislstein.
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Cosa leggere prima di un viaggio in Slovenia
Ecco dunque alcuni spunti per organizzare un viaggio letterario in Slovenia sulle tracce del poeta romantico. E se volessimo mettere in valigia invece un romanzo ambientato in Slovenia per tuffarci già nella sua atmosfera?
L’ente del turismo ne suggerisce due di autori contemporanei
Drago Jancar – Stanotte l’ho vista (2015, traduzione a cura di Veronika Brecelj), edito da Comunicarte
Questo romanzo, vincitore del Premio Internazionale Ignazio Silone nel 2016, racconta le vicende di Veronika Zarnik, ricca e affascinante donna della borghesia slovena di Lubiana, negli anni Quaranta, attraverso la voce di cinque personaggi che l’hanno conosciuta bene.
Veronika Simoniti – Ivana davanti al mare (2022, traduzione a cura di Sergio Sozi), edito da Morellini
Vincitore del Premio letterario Krenisk 2020, racconta attraverso una storia di famiglia un periodo drammatico della storia europea tra Trieste e la Slovenia nella storia recente post conflitto mondiale.
E ora tocca a voi! Avete altri titoli da suggerire? Condivideteli nei commenti, li aspetto con piacere!