Eccomi tornata da Stoccolma! Dopo la bellezza e le scoperte di questi tre giorni è il momento di mettere ordine nei pensieri, nelle impressioni e nel racconto di cosa merita di essere scoperto in questa città, oltre al fatto che anche solo farsi coinvolgere piano piano, passeggiandovi, è sempre una delle cose migliori da fare in viaggio, comunque.
Vedere Stoccolma in tre giorni: da dove comincio? Potrei dirvi che Stoccolma è una città strepitosa, quanto meno col sole e il cielo azzurro che ci ha regalato in questi tre giorni! Che è verdissima, piena di parchi, con quartieri ricchi di localini e poveri di traffico, con un arcipelago a portata di mano. Tutto vero e lo saprete già.
Allora comincio a raccontarvi qualcosa che mi ha colpito. E lo faccio con tre musei, uno diverso dall’altro ma tutti da mettere assolutamente nella lista di cosa vedere a Stoccolma, e non solo per il loro valore. Sapete perché ve ne parlo? Perché valgono la visita per gli edifici che li ospitano e per l’offerta che hanno, perché sono concepiti in maniera molto moderna, tutti considerati come luoghi da vivere, da condividere in città e non solo per i turisti, grazie ai bookshop ricchissimi e a caffetterie e ristoranti piacevoli. E poi perché vi permettono di scoprire tre zone imperdibili di Stoccolma: la città vecchia (Gamla Stan), l’isola di Skeppsholmen e Södermalm. Cominciamo? Ecco dove vi porterò oggi!
–> Nobel Museum
–> Moderna Museet
–> Fotografiska
Stoccolma: il Nobel Museum
Per noi turisti è una tappa obbligata, se pensiamo a Stoccolma pensiamo al premio Nobel, e la foto davanti all’Accademia di Svezia , nel cuore di Gamla Stan, è quasi d’obbligo. Ma non fermatevi sulla scalinata, sotto il ritratto di Alfred Nobel e della celebre medaglia! Perché dentro (questo era in origine l’edificio della Borsa) si può visitare il Nobel Museum (Stortorget 2). Non pensate a un’esposizione pedante e polverosa, il museo è piuttosto moderno e vivace. Perché oltre ai classici totem che raccontano la storia del premio Nobel, le storie degli scienziati, intellettuali, politici e studiosi che l’hanno ricevuto sono raccontate attraverso un oggetto, uno per ciascuno. Può essere l’oggetto che li ha ispirati, quello che li ha portati al successo, ma anche quello banale della vita di tutti i giorni, un piccolo ricordo o un simbolo della loro lotta quotidiana. E così troverete il poncho di Rigoberta Menchù per esempio, o il cappello con cui Wole Soyinka nascondeva i capelli afro.
E fino al 16 settembre 2018 ospita una mostra che piacerà a tutti gli appassionati di turismo letterario! Cos’è una ribellione letteraria? La letteratura può davvero cambiare il mondo? Se pensiamo ai tanti grandi libri e alle vite di tanti scrittori che della scrittura hanno fatto un vero impegno etico e sociale, diremmo di sì. E li racconta il fotografo spagnolo Kim Manresa che ha ritratto nel corso degli anni gli scrittori premi Nobel per la letteratura: qui ne troverete dodici, in belle foto in bianco e nero, da Orhan Pamuk a Wisława Szymborska, da Doris Lessing a José Saramago, da Imre Kertesz a Toni Morrison. E non manca naturalmente il nostro Dario Fo!
Stoccolma, musei gratis?
Per esempio il Moderna Museet
Se amate l’arte moderna e contemporanea, nella vostra lista di cosa vedere a Stoccolma non può mancare il Moderna Museet (Exercisplan 4). Almeno per tre motivi: oltre alle mostre temporanee – a pagamento – mostra una collezione permanente gratuita che tra i pezzi forti di Andy Warhol, Lucio Fontana, Marcel Duchamp e altri è ricca di opere e produzioni molto originali anche della scena recentissima (e per esempio delle avanguardie russe di inizio secolo o della pop art più spinta); come biglietto da visita ha un museo open air di sculture d’autore; e si trova nel cuore della verdissima isola di Skeppsholmen. Ah ne aggiungo anche un quarto: la sua Art Library è una delle più grandi del Nord Europa specializzata in arte, fotografia e design (ma non perdetevi neanche il bookshop).
Il Fotografiska: il tempio delle immagini là dove c’era la dogana Art Nouveau
Visitare il museo della fotografia di Stoccolma vi darà anche l’occasione di fare un giro a Sodermaln. Ci troverete locali, caffetterie e ristoranti (e se ci andrete in primavera – estate ve li godrete anche nei tantissimi dehor che animano le strade), negozietti vintage, vetrine di studi di architettura, parchi verdissimi e, infilandovi nelle vie residenziali, tanto tanto silenzio, perché vi accorgerete che qui, di macchine, ne sfrecciano ben poche!
E girovagando spunterete su una strada panoramica sul mare: vedete un edificio di mattoni rossi sul ciglio dell’acqua? Quello è il Fotografiska (Stadsgårdshamnen 22): il museo della fotografia di Stoccolma è infatti ospitato in quella che un tempo era la Dogana, un palazzo del 1906 in stile Art Nouveau. Dentro, un paradiso per gli amanti della fotografia, ma anche per i meno esperti che vogliono scoprire qualcosa di nuovo e originale. Il museo ospita almeno quattro esposizioni principali all’anno (in contemporanea), più altre attività minori. Ha un bel bookshop (come del resto anche gli altri musei da non perdere a Stoccolma!) e all’ultimo piano vi potrete godere un brunch o comunque una pausa relax tra ristorante e caffetteria con vista sul mare e sullo “skyline” della città. E anche tirar tardi! Il Fotografiska infatti chiude alle undici di sera, addirittura all’1 dal giovedì al sabato.
Vi è piaciuta questa carrellata di musei di Stoccolma? State programmando un viaggio alla scoperta di questa città? Qui ho raccontato come mi sono preparata tra guide, romanzi e social media. E se invece ci siete già stati e avete voglia di condividere i vostri spunti di viaggio (anche letterari!) vi aspetto nei commenti, grazie!
