Sospesa tra Oriente e Occidente, con un passato carico di storia e mito e un presente complesso, sempre in oscillazione, così come i ponti che la fanno “viaggiare” tra Europa e Asia. Istanbul affascina da sempre viaggiatori e scrittori e oltre ai suoi luoghi simbolo – Santa Sofia, Palazzo Topkapi, Moschea Blu, per citare tre monumenti famosi di Istanbul – , che non dovrebbero mancare mai nell’ideale lista di cosa vedere a Istanbul, la città custodisce anche molti riferimenti preziosi per i turisti letterari.
Come ho raccontato su Luoghi e libri nel capitolo dedicato ai tour di Istanbul letteraria, tra le botteghe del Gran Bazaar, hotel, musei e biblioteche gli indirizzi non mancano. E oggi voglio partire dall’ultimo, dal più nuovo in ordine cronologico, ma che in realtà ha una storia antica, e particolare.
A Istanbul infatti ha aperto le porte la Biblioteca Rami, a Eyüpsultan, Istanbul, che si trova nell’ex caserma Rami, risalente al XVIII secolo.
La caserma Rami Farm, come è conosciuta nei documenti d’archivio, fu eretta dal Gran Visir Rami Mehmet Pasha durante il regno del sultano Mustafa III (1757-1774) dell’Impero Ottomano. La caserma, che ha servito l’esercito anche nel periodo repubblicano, è stata utilizzata attivamente fino agli anni Sessanta. I lavori di restauro per trasformarla nella biblioteca sono iniziati nel 2014 e oggi rinasce a nuova vita come biblioteca più grande della Turchia.
Grandi spazi interni ed esterni si contano in questo complesso da una superficie chiusa di 36.000 metri quadrati e una capacità di 2,5 milioni di volumi e che dispone di un’area paesaggistica esterna di 51.000 metri quadrati che la rende la “biblioteca con la più grande area paesaggistica interna” in Europa. Oltre a questo ampio spazio verde, la Biblioteca Rami ospita anche un laghetto artificiale di 1.000 metri quadrati circondato da alberi.
All’interno del campus della Caserma Rami ora diventata un punto di riferimento tra le biblioteche di Istanbul, troverete 4.200 posti a sedere e numerose sezioni, tra cui una biblioteca per bambini e ragazzi, una biblioteca digitale, una biblioteca per giovani, una biblioteca per adulti e varie specializzate. Ci sono inoltre sale di studio e di lettura aperte 24 ore su 24, una sezione per neonati e bambini e sale per lo studio di gruppo e individuale.
E la Biblioteca Rami di Istanbul ha anche ottenuto il “Certificato di Museo Sostenibile della Biosfera“, il primo in Turchia.
La biblioteca vuole anche offrire una “nuova esperienza bibliotecaria” ai visitatori di tutte le età grazie alle sue peculiarità. La Biblioteca di specializzazione in studi su Atatürk, all’interno di Rami, diventerà la più grande nel Paese. Questa sezione contiene una ricca collezione composta da oltre 20.000 libri al servizio di ricercatori e lettori che lavorano soprattutto nei campi delle scienze sociali e umane, oltre a opere relative alla storia della Repubblica di Turchia, alla lingua e alla cultura turca, in particolare alla storia di Atatürk.
All’interno della Biblioteca dei Manoscritti, dove verranno eseguiti meticolosi lavori di restauro, sono conservati manoscritti e opere rare a stampa, nella “Şifahane” (unità di restauro) . La Biblioteca ospiterà anche conferenze, seminari, workshop e mostre durante tutto l’anno.
Avete in programma un viaggio a Istanbul e desiderate visitare anche i luoghi letterari della città? Ve ne suggerisco ancora qualcuno (e tutti gli altri li trovate in Luoghi e Libri)
I romanzi e i musei hanno qualcosa di prezioso in comune: raccolgono storie e le raccontano. E questa è la storia di un romanzo e di un museo che sono nati insieme nella mente di un grande scrittore, e si sono intrecciati a tal punto da diventare uno lo specchio dell’altro. A farci da guida nella sua Istanbul non può che esserci Orhan Pamuk, lo scrittore turco premio Nobel che nella città è nato, ha profondamente vissuto e continua ancora a farlo. E nel cuore della città ha anche deciso di aprire un vero museo. Anzi, sarebbe meglio dire che lo ha costruito, giorno dopo giorno, tassello dopo tassello, mentre ne scriveva, e scrivendone ha raccontato una storia. È il Museo dell’Innocenza. Uno dei romanzi ambientati a Istanbul assolutamente da leggere per la sua sua originalità, la sua storia e perchè conduce alla scoperta della città.
È ancora presto per congedarci da Orhan Pamuk: c’è ancora un altro libro che ci può accompagnare. Istanbul è insieme un’autobiografia dello scrittore e una biografia della città. Pamuk ci regala una guida sentimentale, Istanbul viene vista da molteplici occhi: i suoi, da bambino, ragazzo e poi adulto; quelli dei viaggiatori occidentali che l’hanno visitata tra Otto e Novecento; quelli dei fotografi.
Stanza 411, Pera Palas Hotel (Meşrutiyet Caddesi 52): questo indirizzo non vi dice niente? Allora dovete proprio lasciarvi guidare dalla regina del giallo! Pare sia stato proprio qui, infatti, che Agatha Christie cominciò a comporre uno dei suoi romanzi diventati poi bestseller, Assassinio sull’Orient Express. Tanto che questo storico albergo di lusso – risale al 1892 – non si è lasciato sfuggire l’occasione e oggi la camera porta il suo nome, oltre a mobilio d’epoca e una serie di oggetti per “testimoniare” l’ospite illustre