Il Museo dell’Innocenza di Orhan Pamuk: storia di un romanzo diventato museo

museo dell'innocenza pamuk
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Vetrine Museo Bagatti Valsecchi_ Credits Mario Flandoli

Cosa hanno in comune i romanzi e i musei? Raccolgono storie e le raccontano. E questa è la storia di un romanzo e di un museo che sono nati insieme nella mente di un grande scrittore, e si sono intrecciati a tal punto da diventare uno specchio dell’altro. Sono questi gli “incontri” anche casuali che mi piacciono, perché si scoprono delle storie bellissime! Ero andata a visitare una mostra, ho scoperto un romanzo e un museo.

Il Museo dell’innocenza è insieme un romanzo di Orhan Pamuk e un museo che lo scrittore premio Nobel ha davvero realizzato a Istanbul (trovate qui tutte le informazioni su dove si trova e come visitarlo) Già negli anni novanta Pamuk aveva un’idea: scrivere una storia dove fossero gli oggetti a raccontare, come in un catalogo di emozioni. E quegli oggetti lo scrittore ha cominciato a raccoglierli davvero, girando per mercati e rigattieri, bazar e soffitte di Istanbul. E più ne arrivavano più la storia d’amore e sofferenza tra Kemal e Fusun prendeva forma. Fuori e dentro le pagine. Il libro è uscito nel 2008, il Museo dell’innocenza ha aperto i battenti nel 2012. Ottantatré teche, tante quanti sono i capitoli del romanzo. Dove Kemal, sofferente d’amore per Fusun, trova consolazione solo in un modo: raccogliendo tutti gli oggetti che gli ricordano l’amata e la sua storia con lei.

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Il romanzo e la mostra al Museo Bagatti Valsecchi

Il romanzo inizia nel 1974 e racconta la storia dell’amore di Kemal Basmaci per la sua lontana parente Fusun. Ma la donna si sposa con un altro e per nove anni Kemal continua a farle visita nella casa trasformata poi in museo. Nel frattempo, raccoglie qualsiasi oggetto che gli faccia venire in mente la sua amata. Le immagini e gli oggetti descritti nei vari capitoli sono disposti nelle diverse vetrine secondo l’ordine della narrazione. Ma è bello anche perdersi saltando da una all’altra e magari pensare a quali sono gli oggetti che, per noi, raccontano una storia.

Naturalmente, se avete in programma un viaggio a Istanbul, potrete visitarla lì. Ma in questi mesi  il Museo dell’innocenza del premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk è arrivato al Museo Bagatti Valsecchi di Milano con una mostra internazionale che porta da Istanbul la celebre storia d’amore di Kemal e Füsun, protagonisti del romanzo omonimo edito in Italia da Einaudi. Ed è proprio qui che l’ho scoperta. La potete visitare fino al 24 giugno 2018, “accompagnati” dallo stesso Pamuk.

Vetrine Museo Bagatti Valsecchi_ Credits Mario Flandoli

Vetrine Museo Bagatti Valsecchi_ Credits Mario Flandoli

Viaggio a Istanbul attraverso i ricordi

Come? Una mostra piccola e raccolta ma zeppa di stimoli e di riflessioni. E sarà proprio il romanzo a farvi da guida. All’entrata vi daranno un libricino arancione che vi accompagnerà. Per ogni teca, alla quale Pamuk ha dato un nome, leggerete il passo del romanzo corrispondente, e le parole dello stesso Pamuk (che si ritrovano anche nelle audioguide sottoforma di app).
E scoprirete che il legame di Orhan Pamuk con il museo milanese è forte: proprio al Museo Bagatti Valsecchi di Milano nel 2009 il premio Nobel presentò l’edizione italiana del romanzo tradotto in tutto il mondo. E nel 2007, nel corso di una precedente visita, aveva detto: “È la terza volta che visito questo straordinario museo. Amo molto questa casa, l’idea e la fantasia che si celano dietro queste mura, mi hanno influenzato molto per il romanzo che sto scrivendo: Il Museo dell’Innocenza”.

Fotografie, spazzolini, biglietti del cinema, ritagli di giornale, una grattugia per le mele cotogne e un paio di gemelli, un rossetto rosso e un paio di decolleté gialle.

E’ davvero un viaggio attraverso gli oggetti che ci legano ai ricordi, ma è anche un viaggio a Istanbul, quella degli anni ‘70 fino ad arrivare a tempi più recenti. E questa sensazione si fa ancora più viva nel romanzo: lo sto leggendo e anche di questo vi racconterò presto!

Una mostra piccola e raccolta ma vi consiglio di prendervi del tempo per visitarla, anzi, per immergervi. Fermatevi davanti alle teche, sfogliate la piccola guida, e poi accomodatevi davanti allo schermo perché sarà lo stesso Ohran Pamuk a raccontarvi com’è nata.

Perché, ne è convinto lo scrittore e proprio con questa frase mi piace concludere: “Gli oggetti messi insieme raccontano una vita, così come i momenti fanno una storia”.

 

Mariangela Traficante

Benvenuti! Se volete diventare turisti letterari e vi piacciono anche i libri di viaggio, eccomi qui. Sono Mariangela, giornalista e blogger, e abbiamo una passione in comune: viaggiare con un libro in mano, ma non solo! Vi racconto di luoghi di libri e di scrittori. Provo a consigliarvi cosa leggere prima di partire, e a lasciarvi ispirare da un libro di viaggio, da un racconto e, perché no, anche a scrivere il vostro!

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