Berlino è una città dove la Storia si respira: sembra un luogo comune, ma è davvero questa la sensazione che si prova visitandola. Qui la storia si intreccia al futuro nella vita quotidiana. Dalle stazioni della metropolitana ex rifugi antiaerei alla galleria di street art all’aperto lungo i resti del Muro, dalla rinascita di Potsdamer Platz ai quartieri alternativi. E quasi per ognuna delle sue “storie” può esserci un libro pronto ad accompagnarci, dai diari dei ruggenti anni Venti alle vite spezzate dal Muro, dalle spy story in piena Guerra Fredda alla “gioventù bruciata” degli anni Ottanta di Christiane F di Noi i ragazzi dello zoo di Berlino.
E visto che siamo alla vigilia di un anniversario epocale non c’è momento migliore per un viaggio a Berlino, reale o con l’immaginazione tra le pagine. Trent’anni fa, il 9 novembre 1989, cadeva il Muro di Berlino e per il mondo si apriva un nuovo capitolo.
Cosa è rimasto oggi di quella grigia barriera di cemento? Una linea che corre per terra lungo strade e marciapiedi, a ricordare il tracciato del Berliner Mauer, ma anche alcune centinaia di metri di lastroni lasciati in piedi, per la memoria di tutti. All’ombra del Muro per tornare indietro possiamo sfogliare un paio di libri.
– In fondo al viale del sole, Thomas Brussig
Cresciuto a Berlino Est, l’autore racconta la vita di un sedicenne nella Repubblica Democratica Tedesca, portandoci con ironia quasi davanti a quella barriera a due passi dalla Sonnenallee del titolo, dove sorgeva uno dei passaggi di confine.
– Il cielo diviso, Christa Wolf
Il Muro divise molti destini come quelli di Rita e Manfred, i due protagonisti di questo romanzo, in cui lui decide di fuggire all’Ovest e lei invece sceglie di restare a Berlino Est.
Volete provare a risentirne l’atmosfera, anche se oggi è decisamente diversa da allora? E’ d’obbligo una visita in Mühlenstraße per ammirare il famoso tratto di Muro (1,3 km) che dal 1990 ospita murales di artisti da tutto il mondo. Alcuni sono celebri, come The Mortal Kiss, opera di Dimitrji Vrubel, in cui Erich Honecker e Leonid Breznev si baciano sulla bocca. Oppure Test the Best, di Birgit Kinder, dove campeggia una Trabant (ovvero l’auto-simbolo dell’ex Germania Est) che sfonda il muro.
Attraversare la città oggi ci sembra un’azione così scontata, e ovviamente lo è: si può fare da turisti anche solo al costo di un biglietto urbano: da Alexanderplatz potrete salire sul primo autobus numero 100 in partenza: attraverserete Berlino da est a ovest, fino alla stazione di Zoologischer Garten, abbracciando con lo sguardo alcuni dei suoi simboli più celebri, dalla porta di Brandeburgo alla Siegessäule, l’altissima Colonna della Vittoria al centro del Tiergarten.
Un libro sotto braccio?
– Berlin Alexanderplatz, Alfred Döblin
Per viaggiare indietro nel tempo in una piazza che oggi non esiste più, distrutta sotto le bombe della Seconda guerra mondiale e ricostruita negli anni Sessanta con il volto attuale. Leggendo la si può confrontare con quella di oggi, su cui svetta la celebre Berliner Fernsehturm, la torre della Televisione.
Se invece volete sentirvi come in una spy story cercate la Berlino della Guerra Fredda: inutile dire che la città in quegli anni fosse un set perfetto per storie di spionaggio e intrighi. E infatti il maestro John le Carré la scelse per il suo La spia che venne dal freddo.
Un altro romanzo da mettere in valigia è Lettera a Berlino di Ian McEwan in cui il tecnico inglese Leonard Marnharm viene chiamato, nel 1955, a contribuire alla segreta Operazione Oro.
Per rivivere quelle atmosfere basta scendere in un vero bunker o in un rifugio antiatomico, partecipando ai tour dell’associazione Berliner Unterwelten (Berlino sotterranea), che studia e documenta l’architettura che si snoda sotto il manto stradale della città. Scoprirete tunnel, passaggi e rifugi con tanto di cucine, utensili e letti a castello, sbucandovi anche da una porticina in metrò.
Se vi dirigerete invece nel Grunewald, all’estremo ovest della città, troverete Teufelsberg, ovvero la montagna del diavolo: da qui gli americani intercettavano ciò che accadeva al di là del Muro. Dentro si snodano corridoi, stanzine, grandi androni, torrette con enormi cupole radar in cima e una vista a 360 gradi su Berlino. E nel corso degli anni la struttura è diventata anche una grande galleria di street art a cielo aperto.