A Bruxelles in cerca delle sorelle Brontë (a cui verrà dedicata una piazza)

Bruxelles

Brughiere infinite sferzate dal vento e severe dimore di campagna: sono queste le immagini che ci vengono in mente se pensiamo alle sorelle Brontë e, soprattutto, a Cime tempestose e Jane Eyre, i due capolavori scritti rispettivamente da Emily e Charlotte (cui aggiungiamo Agnes Grey di Anne Brontë). La casa delle sorelle Brontë era lì, nel selvatico Yorkshire, insieme al padre pastore nella canonica del villaggio di Haworth.

Eppure c’è anche un altro luogo inaspettatamente molto legato alle sorelle Brontë: è Bruxelles! Sapete perché? Perché è proprio lì che abitarono per circa due anni Charlotte ed Emily. E oggi la loro vita in Belgio torna alla ribalta perché l’anno prossimo Bruxelles dedicherà loro una piazza. L’iniziativa arriva dal comune metropolitano di Koekelberg, ma in città già da tempo le mitiche sorelle hanno un manipolo di fan che si batte in loro memoria: è The Brussels Brontë Group, e a loro vi dovete rivolgere per scoprire tutto, ma proprio tutto, su Emily e Charlotte Brontë a Bruxelles.

Ma andiamo con ordine.

Emily e Charlotte Brontë a Bruxelles

Figlie di un pastore di campagna, le sorelle Brontë erano consapevoli che per trovare il proprio posto nel mondo avrebbero dovuto contare sull’indipendenza di un lavoro, come governanti o insegnanti, senza perdere di vista il sogno di diventare scrittrici di successo. Era soprattutto Charlotte ad accarezzare l’idea di aprire una scuola a Haworth. E perfezionare il francese, E così nel febbraio del 1842 Emily e Charlotte partirono, accompagnate dal padre, alla volta di Bruxelles, dove andarono a stabilirsi al Pensionnat Heger.

La scuola delle sorelle Brontë a Bruxelles si trovava in Rue d’Isabelle, non lontano dalla Rue Royale e da palazzi settecenteschi, residenze aristocratiche e dallo stesso Palazzo Reale. L’edificio della scuola nascondeva poi un tesoro per Charlotte, un grande giardino in cui la futura scrittrice si rifugiava per godere un po’ di pace nel coure della città. Ed è proprio quello che si trova descritto nel suo romanzo Villette.

Bruxelles nei romanzi di Charlotte Brontë

Sì, perché anche se oggi i panorami della capitale d’Europa sono diversi da quelli del tempo, è leggendo che possiamo ritrovare la Bruxelles delle sorelle Brontë. Passeggiando nella Bruxelles di oggi ci servirà tanta immaginazione per rivivere quella delle celebri sorelle, ma per viaggiare indietro nel tempo basterà farci accompagnare dalle parole di Charlotte: l’autrice di Jane Eyre riversò infatti nei romanzi che scrisse qualche anno dopo le sue esperienze a Bruxelles, rue d’Isabelle con la scuola, il cuore storico della città, ma anche l’infatuazione per Constantin Heger, suo insegnante nonché marito della proprietaria dell’istituto. Charlotte se ne innamorò, e sua è la figura di monsieur Paul nel romanzo Villette.

ll Professore e Villette sono i due romanzi di Charlotte Brontë che sono stati ispirati dalla sua vita a Bruxelles.

The Professor può essere considerato il primo approccio alla scrittura professionale, anche se fu pubblicato solo nel 1857, dopo la sua morte. Ma le memorie degli anni passati in Belgio le fornirono grande ispirazione per una storia ambientata proprio a Bruxelles.

Villette è invece l’ultimo romanzo di Charlotte Brontë, pubblicato nel 1853: nella città immaginaria del titolo si riconosce nascosta Bruxelles, come pure non è difficile riscoprire il Pensionnat Heger nella scuola femminile in cui arriva la protagonista Lucy Snowe.

Le sorelle Brontë e il Bozar

Ma cosa è rimasto, oggi, della scuola che accolse le sorelle Brontë a Bruxelles? Nulla, purtroppo, o per fortuna. Perché è vero che le demolizioni del Ventesimo secolo cancellarono buona parte di queste strade del cuore antico della città, di cui oggi rimane traccia intorno a Place Royale e Rue Royale. Ma dalle ceneri del Pensionnat Heger è sorto uno dei luoghi da non perdere della Bruxelles di oggi: il Palais des Beaux Arts – chiamato anche Bozar (Rue Ravensteinstraat 23), un gioiello Art Nouveau firmato dall’architetto belga Victor Horta negli anni Venti, che ospita mostre, sale concerti, due piccoli teatri, incontri con gli scrittori ed eventi sulla letteratura, e una targa ricorda le due scrittrici.

The Brussels Brontë Group

credits blog The Brontë Sisters

Come possiamo scoprire tutto questo? Grazie a The Brussels Brontë Group, un gruppo di studiosi e appassionati delle grandi sorelle che ne raccoglie l’eredità. E che da sempre sognava che fosse loro dedicata una strada, una statua o addirittura un museo. E finalmente una piccola soddisfazione sta arrivando, anche se in un luogo che (apparentemente) sembra avere poco a che fare con loro.

Piazza sorelle Brontë

Alle sorelle Brontë verrà infatti dedicata una piazza a Koekelberg, comune dell’area metropolitana di Bruxelles. Davvero questo distretto non ha nulla a che fare con loro? In realtà un legame c’è ma lo sapranno probabilmente solo i veri addicted, io l’ho scoperto solo grazie al Brussels Brontë Group . In una scuola chiamata Château de Koekelberg studiavano infatti Mary e Martha Taylor, due grandi amiche che Charlotte andava a trovare.

Dunque dopo quasi due secoli Charlotte ed Emily torneranno a Bruxelles … insieme ad Anne che, invece, non vi mise piede neanche in vita: la nuova piazza si chiamerà Place des Soeurs Brontë/Zusters Brontëplein e si troverà alla fine di Rue des Braves/Dapperenstraat (in francese e fiammingo). Sarà una piazza pedonale e ospiterà un complesso di nuovi centri culturali e di intrattenimento, ancora in cantiere, tra cui anche una biblioteca.

Mariangela Traficante

Benvenuti! Se volete diventare turisti letterari e vi piacciono anche i libri di viaggio, eccomi qui. Sono Mariangela, giornalista e blogger, e abbiamo una passione in comune: viaggiare con un libro in mano, ma non solo! Vi racconto di luoghi di libri e di scrittori. Provo a consigliarvi cosa leggere prima di partire, e a lasciarvi ispirare da un libro di viaggio, da un racconto e, perché no, anche a scrivere il vostro!

2 Comments

    • E’ vero! E tra l’altro la decisione credo rientri proprio anche in un progetto di aumentare l’attenzione sulle personalità femminili influenti anche nella toponomastica e rendere il giusto omaggio anche a loro!

Grazie per aver letto questo articolo! Se vorrai lasciarmi un tuo commento ne sarò felice!

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