Come si diventa una Città che legge? Progetto e bandi per premiare la creatività

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Si possono ripensare le città attraverso i libri?

Sì certamente, e in tanti modi e accezioni diverse! Una di queste, molto interessante e che ho appena conosciuto, è Città che legge. E lo voglio condividere con voi sia perché racconta di un’Italia che ama la cultura e ama diffonderla, e contribuisce a fare crescere le storie felici di libri che ho voluto raccontare anche, sia perché magari tra di voi c’è chi fa parte di un’amministrazione o di un’associazione che lavora alla promozione della lettura sul territorio.

Città che legge: un progetto e un bando per valorizzare le città e le comunità attente alla promozione della lettura, anche in modi originali. Ecco quello che ho scoperto all’ultima edizione di Tempo di Libri a Milano! Il Centro per il libro e la lettura insieme ad ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani  ha lanciato la qualifica di Città che legge. Di cosa si tratta? Di un’iniziativa per promuovere e valorizzare le Amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura.
Una Città che legge è una città che garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura con biblioteche e librerie, ma anche ospitando festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori.

bandi promozione lettura
Tutto è nato a dicembre del 2016, quando è stato lanciato l’avviso pubblico per l’anno successivo, rivolto a tutte le amministrazioni comunali.
I comuni interessati a diventarlo hanno presentato la propria candidatura entro il 31 gennaio 2017 secondo le modalità previste nell’Avviso. Quelli che hanno dimostrato di avere i requisiti richiesti sono stati iscritti all’elenco delle “Città che leggono” per l’anno 2017. In questo modo possono partecipare ai bandi promozione lettura per i contributi che il Centro per il libro e la lettura di volta in volta predispone.

Lavorate in una amministrazione , una biblioteca, vi sta a cuore questo viaggio attraverso i libri e avete progetti da proporre? Sul sito del centro per il libro e la lettura è stato pubblicato l’avviso per  “Città che legge 2018″.
Intanto, sapete quanti Comuni hanno presentato la propria candidatura l’anno scorso? Sono stati 527, e 391 di questi sono stati ammessi nell’elenco delle Città che leggono 2017.

Il progetto ha già portato anche alla realizzazione di 36 Patti locali per la lettura. Cos’è un patto per la lettura? Un vero e proprio “contratto” che raccoglie amministrazioni, biblioteche, scuole, università, enti sociali e tutti coloro che hanno a cuore la promozione del libro e della lettura (come per esempio quello di Milano, nominata anche City of literature italiana per l’Unesco).
E l’anno scorso ci sono già stati alcuni bandi che hanno visto partecipare e vincere idee sfaccettate e anche divertenti, dalle biblioteche dei semi come SemenSai a Zollino, in Salento, alla promozione della lettura grazie ai game a Rosarno (Reggio Calabria). Tra gli altri comuni vincitori dei bandi con i loro progetti ci sono anche Costa di Rovigo, Fabro (provincia di Terni), Arborea (Oristano), Cavriago (Reggio Emilia), Castiglion Fiorentino (Arezzo), Dorgali (Nuoro), Nichelino (Torino), Fano e Nardò (Lecce).

Volete conoscere tutte le Città che leggono? Sul sito del Centro per il libro e la lettura trovate l’elenco completo, per scoprire se c’è anche la vostra 😉

Ps: ho scoperto questo bel progetto a Tempo di Libri, dove la rete si è riunita nella prima Convention dedicata alle Città che leggono. E l’ho anche raccontata un po’ in diretta su twitter, se siete curiosi potete ritrovarla un po’ seguendo l’hashtag #cittàchelegge.

Mariangela Traficante

Benvenuti! Se volete diventare turisti letterari e vi piacciono anche i libri di viaggio, eccomi qui. Sono Mariangela, giornalista e blogger, e abbiamo una passione in comune: viaggiare con un libro in mano, ma non solo! Vi racconto di luoghi di libri e di scrittori. Provo a consigliarvi cosa leggere prima di partire, e a lasciarvi ispirare da un libro di viaggio, da un racconto e, perché no, anche a scrivere il vostro!

Grazie per aver letto questo articolo! Se vorrai lasciarmi un tuo commento ne sarò felice!

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