Un quartiere, un mito. Virginia Woolf e il Bloomsbury

George Charles Beresford Virginia Woolf Platinum print. National Portrait Gallery, Londra © National Portrait Gallery, London

Bloomsbury a Londra non è solo il nome di un quartiere. È un indirizzo dell’anima, un mito, almeno per tutti gli appassionati di letteratura inglese, ma non solo. Chi vuole tracciare un itinerario letterario a Londra non può non passare di qui, tra le belle case georgiane intorno a Gordon Square.

Visitare Bloomsbury a Londra significa anche visitare il British Museum. E anche la casa-museo di Charles Dickens non è in fondo lontana da qui.

Nel cuore di Bloomsbury, poi, svetta l’imponente edificio Art Decò della Senate House, risalente agli anni Trenta, sede del Ministry of Information nella Seconda Guerra Mondiale, centro amministrativo della University of London e sede della sua biblioteca centrale, ma soprattutto immortalato in film e libri, e celebre perché George Orwell lo scelse proprio come ispirazione per il Ministry of Truth nel suo capolavoro distopico 1984, pubblicato nel 1949.

The Senate House (administrative centre of the University of London) in Bloomsbury area in London, England

Ma dobbiamo fare molti passi indietro nel tempo per ritrovare la nascita di quel circolo di scrittori intellettuali e artisti che animò il quartiere e divenne celebre come Bloomsbury Group.

È stato nel 1905 che un gruppo di artisti e intellettuali iniziarono a riunirsi nella casa londinese di Virginia Woolf e della sorella Vanessa Bell. E gli incontri di arte e amicizia continuarono per i successivi trent’anni.

Un circolo culturalmente vivace e vibrante, che si animava tra il centro di Londra e le tenute nella campagna inglese. E il cui racconto oggi arriva per la prima volta in mostra in Italia.

Turisti letterari segnatevi questo appuntamento!

Dal 26 ottobre 2022 al 12 febbraio 2023 arriva al Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps la mostra “Virginia Woolf e Bloomsbury. Inventing Life“.

Un percorso che fa viaggiare nello spirito che animò Bloomsbury: il luogo dove si sono sperimentate forme di vita e di pensiero nuove che cambiarono i principi vittoriani e il forte spirito patriarcale di cui era ancora intriso il ventesimo secolo. Rimasti orfani nel 1904, Virginia Stephen, non ancora Woolf, e i fratelli Vanessa, Thoby e Adrian si trasferiscono dall’altolocato Kensington nel meno privilegiato quartiere di Bloomsbury. Ben presto un nutrito gruppo di giovani donne e uomini si incontra nella casa al 46 di Gordon Square per inventare una vita nuova e libera. Virginia Woolf e Bloomsbury. Inventing Life è un progetto del Museo Nazionale Romano e della casa editrice Electa, realizzato in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra. Ed è stata ideata e curata da Nadia Fusini, profonda conoscitrice dell’autrice inglese, della quale ha curato l’edizione in due volumi nei Meridiani, in collaborazione con Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo, narratore, performance artist.

Visitando la mostra dedicata al Bloomsbury Group si potrà ripercorrere un’esperienza di amicizia intellettuale attraverso libri, parole, dipinti, fotografie e oggetti dei protagonisti di questa avventura dell’arte e del pensiero. In cinque stanze di Palazzo Altemps, corrispondenti ognuna alle diverse sezioni della mostra, si svolge il racconto delle figure di Bloomsbury. I giovani intellettuali che si incontravano nelle stanze delle sorelle Stephen condividevano predilezioni artistiche, relazioni romantiche, esperienze lavorative innovative, motivazioni sociali.

Questi individui dalla forte personalità diventeranno poi economisti, storici, scrittori, filosofi e artisti impegnati di sinistra: spesso saranno molto famosi. Da Leonard Woolf, marito di Virginia ed editore, all’economista John Maynard Keynes al critico e saggista Lytton Strachey che ha inventato un nuovo modo di scrivere la storia.

Curiosità: la dimora nobiliare in cui è allestita la mostra, Palazzo Altemps, nel passato hanno accolto una prestigiosa biblioteca – raccolta tra la fine del XVI e il XVII secolo dal cardinale Marco Sittico Altemps e dal nipote Giovanni Angelo, poi confluita nella Biblioteca Apostolica Vaticana -, e nell’Ottocento ha ospitato anche diversi salotti letterari.

Cosa leggere per prepararsi prima di visitare la mostra?

Naturalmente i romanzi di Virginia Woolf, da Mrs. Dalloway a Gita al faro, ma ancor di più i suoi saggi, come l’imperdibile





‘Una stanza tutta per sè’, che nasce nel 1928 quando la scrittrice viene invitata a tenere due conferenze sul tema “Le donne e il romanzo”. Questa diventa per lei l’occasione per elaborare in maniera lucida e coinvolgente le sue approfondite riflessioni sull’universo femminile e la creatività letteraria.

«La sola cosa che potevo fare era offrirvi un punto di vista: se vuole scrivere romanzi, la donna deve avere del denaro e una stanza tutta per sé».

libri Virginia Woolf

Momenti di essere: per avventurarsi nell’intimo di Virginia, ma anche per avere uno squarcio sulla vita quotidiana del suo circolo in quegli anni, questa è una raccolta uscita postuma di pagine autobiografiche tra il 1907 e il 1940. A cura di Liliana Rampello.

La scrittrice abita qui

La scrittrice abita qui: dall’intimo dell’animo al mondo che la circondava, anche se sappiamo quanto una camera, un giardino, uno studio, possano raccontare dell’essenza di uno scrittore. Questo libro, scritto da Sandra Petrignani, è un un viaggio attraverso le case di sei donne della letteratura del Novecento, sei grandi scrittrici, tra cui appunto Virginia Woolf, con la sua Monks House nella campagna inglese e anche la Charleston Farm della sorella Vanessa Bell, altro punto di riferimento del Bloomsbury Group fuori Londra.

Ho raccontato il libro qui –> http://chelibromiporto.com/la-scrittrice-abita-qui-in-viaggio-nelle-case-e-nelle-vite-di-sei-grandi-donne-del-novecento/

Mariangela Traficante

Benvenuti! Se volete diventare turisti letterari e vi piacciono anche i libri di viaggio, eccomi qui. Sono Mariangela, giornalista e blogger, e abbiamo una passione in comune: viaggiare con un libro in mano, ma non solo! Vi racconto di luoghi di libri e di scrittori. Provo a consigliarvi cosa leggere prima di partire, e a lasciarvi ispirare da un libro di viaggio, da un racconto e, perché no, anche a scrivere il vostro!

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