Come fare i turisti letterari? Ve lo racconto in sette semplici consigli!

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La Statua di James Joyce a Trieste, credits: Mariangela Traficante

Siete già partiti per le vacanze? State programmando il vostro prossimo viaggio?

Quale che sia la vostra meta, se leggete questo blog abbiamo in comune una passione: quella di viaggiare con gli scrittori, e le storie. Alla ricerca di viaggi letterari. Ma come si fa, poi, in pratica, un viaggio letterario? Quali sono le cose da cercare, i luoghi che vogliamo scoprire? Mi sono fermata un attimo a pensare alle abitudini che ho man mano fatto mie, prima, durante e dopo un viaggio, ed allora ho pensato che sarebbe stato bello condividerle con voi. Si tratta di mosse semplici, consigli forse anche banali. Ma volevo raccontarvi come sono i miei viaggi letterari e cosa mi piace fare! Sicuramente vi ritroverete anche voi in queste abitudini. Che ne dite turisti letterari, partiamo?

turismo letterario

Dalla mia libreria: lo scaffale dei “viaggi”, un particolare!

Sorprese in casa

E’ una cosa che amo fare a prescindere: quando sto per prendere un treno, un aereo, quando sto per viaggiare, “sfoglio” le (disordinatissime) librerie di casa, per scegliere quale libro portare in vacanza. E spesso succede che mi capiti davanti proprio una storia ambientata dalle parti in cui sono diretta. Allora è fatta: uno dei libri da portare in vacanza sarà lui!

La magia della biblioteca

E poi scatta la spedizione in biblioteca, alla ricerca di qualche guida originale, qualche racconto di viaggio che mi porti già nel luogo che mi attende. Tra parentesi: quelle del Sistema Bibliotecario di Milano, che non mi stancherò mai di promuovere, sono fornitissime, compresi gli scaffali dedicati ai libri di viaggio ed alle guide turistiche. Se poi invece siete per caso delle parti di Brescia, potete approfittare di una vera “itineroteca”.

Cosa cerco nei luoghi che visito?

Stagni del Patriarca Mosca Bulgakov

Eccomi qualche anno fa agli Stagni del Patriarca a Mosca, credits: Mariangela Traficante chelibromiporto.com

Innanzitutto, se mi è capitato di leggere storie ambientate lì dove mi trovo in quel momento, parto ovviamente alla scoperta dei luoghi del libro! Così, beatamente una domenica mattina di un po’ di anni fa mi sono goduta Belleville a Parigi con in testa la tribù Malaussene. E mi sono emozionata a ritrovare, a Mosca, il luogo degli Stagni del Patriarca dove si apre uno dei romanzi più belli che io abbia mai letto, Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov.

Siete in cerca di ispirazione per il prossimo viaggio? Esistono un paio di mappe letterarie digitali e collaborative che fanno per voi: Cityteller e Litteratour. Come funzionano? Io li ho intervistati (qui trovate l’intervista a Cityteller e qui Litteratour).

Si tratta di due startup tutte italiane. E se poi siete proprio turismo letterario – dipendenti, non potete non fare un giro su Bookdrum. Io l’ho scoperto per caso qualche tempo fa, è un sito anglosassone che grazie ad una serie di contributors cataloga, recensisce e “mappa” i libri, dai classici ai contemporanei, con tanto di testi dedicati all’ambientazione e geolocalizzandoli, appunto, su una mappa.

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La villa di Ernest Hemingway a Key West, Florida. Ecco uno dei “suoi” six-toed cats! Credits: Mariangela Traficante

Com’è interessante varcare la soglia di casa di uno scrittore che abbiamo amato?

Saranno sicuramente segnalate nelle guide, specie se si tratta di autori famosi. Oppure, nei piccoli centri o in caso ci trovassimo in un luogo completamente ignoto, si può tentare facendo un giro all’ufficio turistico: parlo delle case degli scrittori, visitarle, specie se si tratta di un autore che abbiamo amato e se il nostro è un turismo letterario, è sempre emozionante. Magari anche spiazzante, non è detto che corrisponda all’immagine che ci eravamo fatta di lui. Ma dà corpo e tridimensionalità a qualcuno che abbiamo scoperto solo su carta. Che emozione per me è stata visitare la casa di Michail Bulgakov (ancora lui!) a Mosca (città peraltro ricchissima di case museo, tenetene conto se state pensando a un viaggio in Russia). Oppure le due ville di Ernest Hemingway, che in fondo ti sbattono in faccia meglio di tante parole le due facce specchiate nel Mar dei Caraibi. Cuba e Key West, Florida. Villa bellissima ma in forte degrado l’una, magione altrettanto ricca ma splendente, anche di marketing, l’altra.

Un giro in libreria

Anche se non parliamo la lingua del posto. Anche se magari non siamo neanche in grado di decifrarne i caratteri. È comunque bello curiosare tra ciò che leggono i locals, e poi spesso alcune librerie storiche sono ospitate in palazzi che valgono già di per sé la visita. Qualche spunto? La bellissima Dom Knigi, un palazzo Liberty sulla prospettiva Nevsky a San Pietroburgo. Oppure la Daunt Books in Marylebone a Londra, tutta in legno scuro e tipicamente british.

O, ancora, piccole chicche come questa che vedete in foto e di cui vi ho parlato qui, a Belgrado.

Librerie e, ovviamente, anche biblioteche. Sapete che nella British Library a Londra ho provato l’emozione di ascoltare la voce di Virginia Woolf nell’unica registrazione esistente della Bbc?

Passeggiate con gli scrittori

turismo letterario a TriesteQuesta piacevole abitudine cerco di coltivarla anche a Milano, con le passeggiate d’autore di cui vi parlo spesso. Ma se ci pensate un attimo sono tante le città, piccole e grandi, che hanno legato il loro nome ad uno o più scrittori. Allora perchè non visitarle ripercorrendo le loro orme? I modi per farlo sono tanti: cercate sui siti degli enti del Turismo locali, sui blog, sfogliate la vostra guida, chiedete all’ufficio turistico. E poi se siete comunque appassionati di un autore o di un genere particolare, sicuramente saprete già dove andare a cercare. Se per esempio siete appassionati di gialli scandinavi, gli itinerari che fanno per voi sono tanti e ben forniti. E poi ci sono città come Trieste, che sono intrise di letteratura: lì farsi ‘‘accompagnare” dagli scrittori è stato davvero facile, e bellissimo. A partire dal Museo di Italo Svevo e di James Joyce, piccoli gioielli ospitati nella biblioteca della città.

per Souvenir? Un libro!

turismo letterario in Sardegna

Mare e Sardegna di D.H. Lawrence, il mio souvenir di un fine settimana ad Alghero

E quando il viaggio finisce? Io cerco sempre di trovare un libro che me lo faccia ricordare. Un romanzo, una guida originale, un reportage. Scelto e acquistato rigorosamente in loco, come un vero e proprio souvenir. Leggerlo mi farà rivivere le emozioni del viaggio come riguardare le vecchie fotografie.
E per finire, due spunti sul web. Se cercate spunti di viaggio letterari, notizie sulle biblioteche più belle del mondo, chicche da andare a visitare per veri book addicted, ecco due siti che io consulto spesso: Il Libraio e Libreriamo. Provate a dare un’occhiata.

E ora tocca a voi! Come vi preparate a un viaggio letterario? E cosa cercate una volta a destinazione? Vi va di raccontarlo?

 

Mariangela Traficante

Benvenuti! Se volete diventare turisti letterari e vi piacciono anche i libri di viaggio, eccomi qui. Sono Mariangela, giornalista e blogger, e abbiamo una passione in comune: viaggiare con un libro in mano, ma non solo! Vi racconto di luoghi di libri e di scrittori. Provo a consigliarvi cosa leggere prima di partire, e a lasciarvi ispirare da un libro di viaggio, da un racconto e, perché no, anche a scrivere il vostro!

4 Comments

  1. Ciao! complimenti per questo articolo; l’anno scorso mi sono laureata con una tesi sulla cartografia e il turismo letterario (nello specifico ho portato il caso della Russia e di Mosca). Secondo me è un argomento interessantissimo, un modo di fare turismo che ahimè in Italia è ancora considerato “di nicchia”.
    Complimenti ancora!

    • Ciao Elena grazie mille! Per me scrivere di questi argomenti è un piacere e quando leggo commenti come il tuo non posso che esserne grata. Hai ragione, rimane ancora una nicchia anche perchè purtroppo in Italia, si sa, le statistiche di chi legge sono molto basse. Ma visitare luoghi della letteratura secondo me va al di là di questo e difatti vedo crescere l’interesse. E complimenti per l’argomento della tua tesi! Se hai voglia, ti va di raccontarla con un piccolo post qui sul blog? Vedi tu come, segnalando dei punti salienti, delle “scoperte” che ti hanno colpito particolarmente, delle informazioni interessanti, come ti sei mossa per la ricerca sul turismo letterario. Se ti piace l’idea scrivimi via mail, mi farebbe piacere ospitarti! chelibromiporto@gmail.com
      Mariangela

  2. Per me il turismo letterario (come quello storico) è una cosa naturale.
    Spesso decido di partire più sotto l’influenza di un libro che di una guida di viaggio.

    • Grazie per il commento Giovy! Eh sì, effettivamente spesso i libri, intesi come romanzi, racconti, storie insomma, sanno essere delle ottime guide sentimentali. E poi è molto bello quando si riescono a ripercorrere dal vivo i luoghi che hanno ispirato scrittori e artisti.

Grazie per aver letto questo articolo! Se vorrai lasciarmi un tuo commento ne sarò felice!

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